Le spese del nutrizionista si possono portare in detrazione nel 730? La risposta è sorprendente

La parcella del nutrizionista non è affatto bassa. Quindi sarebbe cosa buona detrarla: vediamo se si può fare

Mantenere un peso forma adeguato è molto importante. Sebbene nella società in cui viviamo il fulcro di ogni questione sembra vertere solo ed esclusivamente sull’estetica, in realtà non ingrassare o dimagrire eccessivamente ci protegge da diverse patologie. Ecco perché in molti si rivolgono al nutrizionista.

Detrazione delle spese del nutrizionista
Il costo del nutrizionista si può detrarre? Ecco la verità (liquida.it)

È riduttivo e sbagliato considerare l’aumento di peso solo ed esclusivamente come conseguenza dell’introduzione di più calorie nel corpo a parità di calorie spese e consumate: di fatto, sebbene questa sia la causa scientifica, l’aumento di peso è correlato a una serie di situazioni pratiche e psicologiche che non possono non essere vagliate.

Per questo motivo, molto spesso per ritornare al proprio peso forma no basta tagliare le calorie ingerite, ma è necessario fare un percorso con un nutrizionista. Ecco quanto costa e, soprattutto, cosa c’è da sapere in merito alla detraibilità di queste spese.

Il costo del nutrizionista è detraibile nel 730? La risposta definitiva

Siamo nel vivo della campagna fiscale e l’Agenzia delle Entrate ha già approvato i nuovi modelli 730/2023 da almeno due mesi. Quest’anno ci sono novità in merito al calcolo IRPEF e, soprattutto, in relazione al quadro dedicato alle detrazioni e agli oneri e spese.

Detrazione delle spese del nutrizionista
Il costo del nutrizionista si può detrarre? Ecco la verità (liquida.it)

In ambito sanitario sono molte le spese che si possono detrarre: si tratta di una detrazione del 19% che viene applicata se e solo se si hanno tutti i documenti necessari e se il pagamento è stato effettuato in modo corretto, cioè tracciabile.

Tra le spese che si possono detrarre con il 730 ci sono anche quelle sostenute per il nutrizionista, il dietista o il biologo, ma solo quando questi sono iscritti ai relativi albi professionali. Per poter usufruire della detrazione è necessario avere la fattura emessa dallo studio professionale, mentre non è assolutamente necessaria la prescrizione medico-sanitaria del proprio medico curante.

Queste spese vanno inserite nel quadro E, sezione I, rigo E1 del Modello 730 solo se superano la franchigia di 129.11 euro e se sono state effettuate con metodi tracciabili: da evitare quindi il pagamento in contanti.

Una buona notizia per i contribuenti che possono così abbattere l’importo delle tasse da versare alla casse dello Stato, portando in detrazioni queste spese mediche, che molto spesso possono essere davvero ingenti.

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