Con l’approvazione della Direttiva europea delle Case Green cambia tutto su affitto e vendita di case. Ecco come cambiano i costi
Il Parlamento Europeo ha recentemente approvato la cosiddetta “Direttiva delle Case Green”, una misura legislativa che potrebbe avere un impatto significativo sul mercato immobiliare dell’UE.
Questo potrebbe avere importanti ripercussioni per quanto riguarda la vendita e l’affitto di case. Gli edifici che non rispettano gli standard previsti dalle nuove normative, infatti, potrebbero diventare meno appetibili sul mercato. Tuttavia, ci si aspetta anche che la direttiva porti a una maggiore sostenibilità e riduzione delle emissioni di gas serra, il che potrebbe avere effetti positivi a lungo termine sull’ambiente e sulla salute umana.
Cosa cambia con la Direttiva delle Case Green
L’approvazione della Direttiva delle Case Green rappresenta un importante passo avanti nella lotta ai cambiamenti climatici e all’inquinamento ambientale. Il miglioramento della classe energetica degli immobili entro il 2033 rappresenta una sfida ambiziosa ma necessaria per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 dell’UE. Questa direttiva potrebbe avere un impatto significativo sul settore immobiliare, in particolare per quanto riguarda l’affitto e la vendita di case. Nel resto dell’articolo, analizzeremo più in dettaglio come la direttiva influirà sul mercato immobiliare e quali saranno le conseguenze per i proprietari, gli acquirenti e gli inquilini di immobili.
La Direttiva delle Case Green prevede l’adozione di edifici ad alta efficienza energetica entro il 2030, sia per gli edifici in costruzione che per quelli esistenti. Tutti gli edifici dovranno raggiungere almeno la classe energetica E entro il 2030 e la classe energetica D entro il 2033. Inoltre, i nuovi edifici dovranno essere a emissione zero già dal 2028. La direttiva potrebbe anche portare a variazioni nell’Attestazione di prestazione energetica (APE) che certifica la classe energetica dell’edificio. Tuttavia, ogni Paese può esentare dal miglioramento un massimo del 22% degli edifici del proprio territorio.
Attualmente, la Direttiva delle Case Green non prevede sanzioni per i proprietari di immobili che non si adeguano alle nuove norme. Tuttavia, i singoli governi possono decidere di introdurre multe per coloro che non effettuano i lavori di riqualificazione del proprio immobile. È importante considerare che gli interventi di ristrutturazione non possono essere obbligatori senza incentivi statali per la loro realizzazione. Dal 2030, non sarà più possibile vendere o affittare un immobile che non rispetti la classe energetica prevista dalla direttiva. A partire da questa data, il divieto scatterà per gli immobili in classe energetica G ed F, mentre dal 2033 riguarderà anche gli immobili in classe energetica E. Sarà inoltre obbligatorio rinnovare l’attestazione della classe energetica anche per i contratti di locazione già in essere che devono essere rinnovati.