Il farmaco utilizzato per la cura di alcune patologie è sempre più introvabile. Ecco perché i pediatri italiani hanno lanciato l’allarme.
In Italia da diversi mesi si registra una preoccupante carenza di amoxicillina. Si tratta di un farmaco che appartiene alla famiglia delle penicilline ed è utilizzato per trattare molte malattie infettive nei bambini, come la scarlattina e l’infezione da streptococco di tipo A.
L’Agenzia italiana del farmaco ha pubblicato una lista di farmaci attualmente carenti e l’amoxicillina è inclusa. Le cause di questa carenza vanno ricercate, prima di tutto, nell’elevata domanda da parte dei consumatori.
In casi come questi, i medici sono soliti prescrivere farmaci equivalenti, che possano avere gli stessi effetti del farmaco richiesto e non causino ulteriori effetti collaterali. Tuttavia, le associazioni dei medici italiani hanno lanciato un allarme riguardo questa situazione. Vediamo perché.
Carenza di amoxicillina: perché è un problema e qual è la causa
Effettivamente, ci sono farmaci equivalenti disponibili, ma i pediatri sono preoccupati per questa situazione. L’Associazione Culturale Pediatri italiana ha scritto all’Aifa per chiedere l’attivazione di iniziative adeguate per colmare la carenza di farmaci essenziali. Secondo i pediatri, la carenza di amoxicillina sta portando ad una maggiore prescrizione di alternative terapeutiche inappropriate, aumentando il rischio di effetti collaterali e di reazioni avverse e aggravando l’emergenza dei batteri resistenti.
I medici ipotizzano che il motivo dell’assenza di amoxicillina potrebbe essere il suo basso prezzo, che non stimola l’industria farmaceutica a produrlo. La mancanza di amoxicillina obbliga però a usare antibiotici alternativi. Ad esempio, la faringotonsillite da streptococco beta-emolitico di gruppo A, l’otite e la polmonite batterica sono infezioni che richiedono l’uso di amoxicillina e ogni altra alternativa terapeutica rappresenta una scelta inappropriata.
I pediatri sottolineano anche la questione dell’antibiotico-resistenza. La prescrizione di cure alternative non adeguate può infatti portare al peggioramento della resistenza agli antibiotici, come sta già succedendo, ad esempio, con l’Escherichia Cola. Nonostante l’Aifa abbia raccomandato vivamente di orientare la prescrizione verso l’amoxicillina laddove indicato, ci si trova ad adattarsi a una carenza sempre più cronica e diffusa che ha causato l’inappropriata prescrizione di farmaci.
In sintesi, la carenza di amoxicillina riguarda tutte le sue formulazioni a livello territoriale e sta diventando un fenomeno cronico in molte zone d’Europa. Poiché si tratta di un antibiotico a basso costo, efficace e con bassi rischi di effetti collaterali, l’amoxicillina contribuisce al controllo dell’antibiotico-resistenza. Per queste ragioni, un intervento da parte delle agenzie dei farmaci europee è sempre più urgente.