Se hai una intolleranza al lattosio nella sua forma più acuta, qualsiasi prodotto derivato dal latte è deleterio. Stavolta parliamo di allerta alimentare per un prodotto ritirato dai supermercati, un dolce.
Responsabile di seri problemi di salute, in caso di allergie conclamate, è il lattosio. Altro non è che uno zucchero, e potrebbe provocarti gravi conseguenze fisiche. Nei casi peggiori, puoi arrivare allo shock anafilattico.
Non è infatti la caseina, ovvero la proteina del latte, quella che va segnalata obbligatoriamente, da ristoranti, supermercati e aziende agro-alimentari.
Tutto si muove secondo le normative degli allergeni dell’Haccp (Hazard analysis and critical control points), che altro non è che un protocollo che tutti gli operatori alimentari devono seguire.
Naturalmente devono anche possedere requisiti personali e ad attuare norme igieniche per manipolare gli alimenti da somministrare.
L’attenzione massima, in termini di allergeni, va, quindi, lo ripetiamo, orientata sul lattosio.
Haccp, etichettatura e normative Ue: il complesso e delicato mondo delle regole di sicurezza alimentare
Ciò che fa fede, in Italia, laddove il nostro Paese è comunque legato alle normative continentali in termini di sicurezza e igiene alimentare, è la cosiddetta etichettatura del prodotto che viene venduto al cliente e quindi somministrato.
Sia che si tratti di una vaschetta di melanzane al pomodoro al banco della gastronomia dell’ipermercato, sia che si tratti del piatto dello chef che il cliente mangia al ristorante, sia che stiamo parlando di un prodotto da frigo nel supermercato, l’attenzione del produttore deve essere massima.
Nel caso dei dolci, poi, come il tiramisù, la cui ricetta tradizionale è a base di diversi prodotti a base di derivati del latte (mascarpone, panna).
E poi nella ricetta base ci sono anche le uova che potrebbero creare problemi di intolleranza. Allo stesso modo va evidenziato che non ci debbano essere, o che al contrario ci siano, tracce di frutta secca, un altro dei famosi allergeni inseriti nella lista dei prodotti a rischio.
Il produttore ha la responsabilità della qualità del prodotto, in termini di freschezza e conservazione. Naturalmente ciò che viene riportato sull’etichetta deve corrispondere alla realtà dei fatti.
Non è possibile che una donna, allergica a uova o intollerante al lattosio, trovi al banco del supermercato un prodotto che riporti la scritta tiramisù vegano (ovvero senza latte, uova, panna e mascarpone) e scopra invece tutt’altro.
Su di lei potrebbero abbattersi gli effetti devastanti di dolori addominali, diarrea e vomito, che tutto questo non era vero.
Nota marca di Tiramisù ritirata dal mercato: scopri cosa è accaduto
Per questa serie di ragioni, sopra elencate, il Ministero della Salute nei giorni scorsi, ha deciso di ritirare dal mercato alcuni lotti di nota marca di tiramisù vegano. Viene commercializzato dalla Glg Srl. Contenevano evidenti tracce di lattosio.
Non è una questione di gusti e di scelte etiche. Se sei vegano, ma non possiedi allergie, quel tiramisù preparato con possibili tracce di panna potrebbe essere per te causa di disappunto. Non ti porterà certo a pericolose conseguenze gastriche o intestinali.
Tutte le indicazioni da seguire
Cosa ben diversa è per chi convive con allergie che condizionano la sua vita, ogni giorno, e che ripone fiducia nelle aziende nel momento in cui, su un determinato prodotto, viene riportata una etichetta che deve corrispondere a realtà. Con la salute dei cittadini non si scherza e non sono ammesse distrazioni.
La data di scadenza del lotto in questione, tornando al prodotto ritirato, è fissata al 23 luglio 2023. Anche il numero del lotto di produzione è 23/07/2023. Il peso dell’unità di vendita, infine, è di 100 grammi. Gli operatori invitano i consumatori a non consumare il prodotto e a riportarlo al punto vendita per il rimborso.
