Amministratore di condominio che non fa il suo dovere: attenzione a cosa fare e come comportarsi

Le continue pressioni dell’amministratore di condominio possono essere arginate molto facilmente. La legge corre in vostro aiuto.

Chiunque viva all’interno di un condominio avrà molto probabilmente avuto a che fare con un amministratore un po’ troppo insistente. Ebbene, esistono numerosi metodi per poter scongiurare questi comportamenti infelici. Uscendo oltretutto con eleganza, nel giusto e soprattutto con modi cortesi e ortodossi.

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Il ruolo dell’amministratore di condominio è di importanza cruciale per il quieto vivere di chi soggiorna al suo interno. Tuttavia, alle volte, nascono dei dissapori che nemmeno la più attenta delle manovre diplomatiche può riuscire a colmare. Pratica piuttosto diffusa, che molto spesso richiede proprio l’intervento del cosiddetto “capo-condomino”. Ci sono tuttavia alcuni addetti che, inevitabilmente, abusano un po’ troppo del loro potere. La prima cosa da fare, al fronte di certe situazioni, è quella di esprimere il proprio dissenso.

E in che modo? Semplice: ribadendo la propria posizione. Quando si verificano certe discussioni è sempre bene prendere le distanze da eventuali meccaniche potenzialmente tossiche. Ragion per cui è una scelta saggia quella di comportarsi in maniera neutrale, ribadendo di non essere intenzionati a conflitti o discussioni accese, ma al tempo stesso di non voler più sottostare a determinate pressioni. Questo comportamento non è nelle corde di tutti. Normale sia così. Ma alle volte può essere fondamentale per risolvere alcune cose.

Un altro comportamento molto saggio, soprattutto se correlato al primo, è quello di fornire delle argomentazioni valide a supporto del proprio parere. Se per esempio una questione emersa non ci piace o non ci appartiene, si possono fornire delle argomentazioni solide sul perché le cose stiano così. Questo è un modo molto sbrigativo ma esaustivo al tempo stesso, per togliere le castagne dal fuoco prima che si possano definitivamente bruciare. Ci sono poi tanti altri trucchi, ovviamente.

Amministratore di condominio oppressivo: ecco come tutelarsi

Eventualmente anche la legge può agire nel pieno soccorso di chi è “vittima” di un amministratore di condominio troppo oppressivo. Alcune richieste apparentemente non legittime o troppo invasive, infatti, possono essere verificate tramite apposita legislazione e contestate di conseguenza. Un’informazione adeguata in tal senso può evitare tantissime discussioni fondate su basi fatiscenti. Cosa che, come detto appena sopra, accade spesso.

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Le armi migliori, come si è potuto constatare, sono dunque pazienza e diplomazia. Ma laddove queste due qualità non riescano ad attecchire, esiste sempre la legge. Per avere maggiore tutela al fronte di certe situazioni, una mossa forse drastica ma alle volte necessaria è quella di consultare un legale ad hoc.

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