Il Governo sta mettendo in campo diversi strumenti per favorire le assunzioni dei giovani, tra cui un nuovo bonus. Vediamo di cosa si tratta.
Rilanciare l’occupazione, specialmente giovanile, è uno dei principali obiettivi del Governo Meloni. È stato introdotto un bonus specifico in tal senso. In questo articolo vi spieghiamo come funziona e chi può usufruirne.
Favorire l’occupazione giovanile è uno degli obiettivi più importanti dell’attuale Esecutivo. Per farlo il Governo Meloni ha già anticipato l’intenzione di ridurre l’età pensionabile in modo da facilitare il ricambio generazionale nei posti di lavoro. Inoltre la riforma fiscale prevede agevolazioni per coloro che assumeranno a tempo indeterminato attraverso la riforma dell’Ires, l’imposta che riguarda le imprese e le società.
Non solo: per il 2023 è in vigore il bonus assunzioni giovani. Esso si rivolge a ragazzi e ragazze che hanno massimo 35 anni e che non hanno sottoscritto un contratto a tempo indeterminato. Questo bonus consiste nel taglio totale della contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro per 36 mesi e fino a un massimo di 6.000 euro all’anno per ogni lavoratore assunto con contratto a tempo indeterminato. In alcune regioni – Abruzzo, Molise, Sardegna, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia- lo sgravio fiscale durerà addirittura 48 mesi.
Bonus assunzioni giovani: come ottenerlo
Grazie al bonus assunzioni giovani le aziende pagheranno meno tasse. Questo vuole essere un importante incentivo per milioni di imprenditori. Da un lato si vuole combattere la piaga sociale della disoccupazione e dall’altro si vuole dare una nuova spinta all’economia italiana. Il Reddito di cittadinanza presto sarà abolito. Sarà sostituito da altri sussidi che, tuttavia, non sono da considerarsi la soluzione al problema ma solo un tampone momentaneo.
Per poter beneficiare di questa agevolazione fiscale è necessario che l’assunzione sia a tempo indeterminato. Il bonus non è invece fruibile nel caso di rapporti di lavoro a tempo indeterminato di personale con qualifica dirigenziale, le prosecuzioni di contratti al termine del periodo di apprendistato, i contratti di lavoro intermittente o a chiamata, le prestazioni di lavoro occasionale, i contratti di lavoro domestico, i rapporti di apprendistato. Inoltre l’azienda che assume non potrà licenziare nei 9 mesi successivi. Pena la perdita del bonus.
L’agevolazione si rivolge, però, ad una platea ristretta. Non tutti possono farne richiesta. Possono richiedere il bonus assunzioni giovani solo le seguenti attività:
- gli enti pubblici economici;
- gli Istituti autonomi case;
- gli enti che per effetto dei processi di privatizzazione si sono trasformati in società di capitali;
- associazioni o fondazioni di diritto privato;
- le aziende speciali costituite anche in consorzio;
- i consorzi di bonifica e i consorzi industriali;
- gli enti morali e gli enti ecclesiastici.
