Coloro che possiedono un gatto devono prestare molta attenzione a determinati sintomi. La mancanza di appetito, infatti, potrebbe non essere dovuta al caldo.
I felini sono animali che richiedono molte cure e attenzioni. In particolare, è importante prestare attenzione ai sintomi che possono interessarli poichè potrebbero nascondere una condizione di salute piuttosto grave.
A tal proposito, bisogna dire che spesso la mancanza di appetito è considerata una condizione causata dal caldo. In realtà, non è sempre così dal momento che potrebbe anche essere il campanello di allarme della presenza di una patologia che deve essere diagnosticata e trattata in maniera mirata.
Gatto, ecco cosa può rivelare la mancanza di appetito
In pochi sono a conoscenza di una malattia che può interessare i gatti e che spesso produce una sintomatologia che è attribuita al caldo. Proprio per questo è importante approfondire la questione cercando di capire nel dettaglio di quale patologia si tratta e soprattutto come si può curare.
Tanto per cominciare, bisogna dire che la condizione a cui si sta facendo riferimento è dovuta all’anemia infettiva felina. Essa è causata da un batterio chiamato Mycoplasma haemofelis che colpisce i globuli rossi, distruggendoli. Di conseguenza, la presenza di questo microrganismo comporta l’insorgere di determinati sintomi che non devono essere trascurati. Tra i tanti ci sono stanchezza, apatia, febbre, anemia, perdita di peso o ancora difficoltà respiratorie e perdita di appetito, appunto.
Ad ogni modo, una volta individuati i sintomi, il veterinario solitamente procede con la prescrizione di una terapia antibiotica che prevede l’impiego di doxiciclina. La cura dura all’incirca un mese e spesso è abbinata all’impiego di corticosteroidi. Chiaramente ciò dipende dalla sintomatologia accusata dal gatto. In presenza di un’anemia importante, ad esempio, spesso si decide di intervenire eseguendo una trasfusione per evitare di andare incontro a conseguenze molo gravi. Durante tutto il periodo inoltre il felino deve essere ben nutrito e soprattutto idratato correttamente.
Per quanto concerne il contagio, infine, questo avviene mediante le pulci e a sua volta da gatto a gatto. Di conseguenza, appare evidente che è fondamentale intervenire con un’efficace azione di prevenzione della patologia in esame. Essa può essere messa in atto semplicemente controllando il pelo del gatto regolarmente ed evitare che entri in contatto con animali che siano già stati infettati dal batterio.
Ciò detto, è chiaro che è altrettanto importante saper riconoscere i sintomi che spesso possono essere attribuiti alle temperature eccessivamente alte. Per evitare che ciò accada, dunque, si consiglia di sottoporre la sintomatologia del proprio gatto all’attenzione del medico veterinario. Quest’ultimo, infatti, in base ad essa saprà indicare la terapia migliore affinché il vostro gatto possa tornare a stare bene.