Allenare la propria mente è importante tanto quanto lo sono lo sport ed una dieta sana. Ecco alcune tecniche che aiutano ad aumentare il nostro funzionamento cognitivo.
È arrivata la primavera e con essa la voglia di risvegliarsi dal letargo invernale. Comincia l’affannata corsa verso la ricerca della forma fisica perfetta, per affrontare la prova costume. Per chi si è concesso qualche mese di riposo, ripartono lo sport e le passeggiate all’aria aperta. Chi ha esagerato con le calorie per affrontare il clima freddo, riprende l’alimentazione sana e controllata.
Questo è il periodo in cui si mettono in pratica tanti buoni propositi. Ma questi buoni propositi sono sempre volti, quasi esclusivamente al nostro aspetto. Come recita una nota massima latina, tratta da un verso di Giovenale: “Orandum est ut sit mens sana in corpore sano”. Tradotto “Bisogna chiedere agli dèi che la mente sia sana nel corpo sano”. È quindi bene, non solo allenare il nostro corpo e mangiare sano, ma allenare la nostra mente e perché no, aumentare il nostro quoziente intellettivo.
Il QI, acronimo di Quoziente Intellettivo, è un indicatore numerico che definisce il funzionamento cognitivo di una persona. Dato dal rapporto tra l’età anagrafica e l’età mentale di una persona, valuta il tipo e la qualità di intelligenza, sia nei bambini che negli adulti. Si ottiene attraverso la somministrazione di alcuni test. L’intelligenza non si manifesta solamente tramite il linguaggio. Si manifesta anche con abilità che riguardano il ragionamento spaziale e pratico, abilità motorie e percettive, nonché quelle matematiche. Gli studi dimostrano che l’intelligenza tende a trovare stabilità verso la fine dell’adolescenza, per iniziare un declino con l’avanzamento dell’età.
I test per calcolare il proprio Quoziente Intellettivo
A oggi i test più utilizzati per misurare l’intelligenza di una persona sono i seguenti:
- Standford-Binet
- Scala di Wechsler
- Matrici progressive di Raven
- Culture Fair Intelligence test di Cattell
Quello tendenzialmente più utilizzato è il test della Scala di Wechsler. Esistono tre scale suddivise per fascia di età. Ognuna scala valuta: comprensione verbale, ragionamento visuale e percettivo, memoria di lavoro e velocità di elaborazione. Il punteggio ottenuto misurerebbe quindi il livello di abilità intellettiva. Secondo la Scala di Wechsler il livello medio dell’intelligenza umana corrisponde ad un punteggio pari a 100.
I punteggi del QI secondo la Scala di Wechsler
Ma a cosa equivalgono i punteggi ottenuti dalla Scala di Wechselr, la più utilizzata? Vediamoli insieme:
- 130 o superiore, plusdotazione
- 120 – 130, QI alto
- 110 – 115, QI medio-alto
- 110 – 90, QI nella media
- 90 – 80, QI medio basso
- 80 – 70, QI basso
- 70 – 55, disabilità intellettiva lieve
- 55/50 – 40/35, disabilità intellettiva moderata
- 40/35 – 25/20, disabilità intellettiva grave
- Inferiore a 25/20 disabilità intellettiva profonda
Tuttavia, è importante ricordare che, i risultati ai test possono spesso non essere corrispondenti a realtà totale o determinanti. L’esito può infatti essere influenzato da numerosi fattori quali la scarsa concentrazione in quel momento. La stanchezza e l’assenza di sonno. L’esecuzione in un ambiente sfavorevole con distrazioni. O addirittura la tensione del soggetto.
Il QI non è un numero fisso, gli studi dimostrano che si può migliorare, ecco con quali esercizi
Contrariamente a quanto si possa pensare, il nostro QI non è un numero fisso, destinato a influenzare la nostra vita. Alcune ricerche hanno dimostrato come, grazie ad alcune tecniche, si possa migliorare e stimolare il nostro intelletto. Tre tecniche conosciute che aiutano ad aumentare il QI sono:
- Esercizi cognitivi ed allenamento cerebrale
- Meditazione Mindfulness
- Apprendimento Permanente e Stimolo Intellettuale
Migliorare il QI grazie a gli Esercizi cognitivi ed allenamento cerebrale
La prima tecnica, Esercizi Cognitivi e l’Allenamento Cerebrale, consiste in delle attività mirate a migliorare la performance cognitiva. È provato ed ormai consolidato, nelle neuroscienze, che aiutino il cervello a rinforzare la rete neurale. Incorporare alcuni di questi esercizi nel nostro quotidiano, potrebbe aiutarci con la concentrazione e la memoria. Potremmo aggiungere alla nostra routine, una partita a scacchi o un Sudoku. Ottime anche le parole crociate o fare i calcoli matematici a mente. Esistono anche delle App utili, tra le quali Luminosity ed Elevate. Anche Nintendo offre una valida alternativa con il gioco Brain Age.
Migliorare il QI con la Meditazione e Mindfulness
La seconda tecnica, prevede invece l’introduzione della Meditazione Mindfulness (consapevolezza) nelle nostre giornate. Meditare quotidianamente, anche cominciando con pochi minuti, aiuterebbe a ridurre lo stress e la produzione di cortisolo. Aumenterebbe la nostra capacità di regolare le emozioni e di conseguenza la prestazione cognitiva con la plasticità mentale. Come includere nella nostra routine questa tecnica? Basta fare delle lunghe passeggiate, concentrandosi sui passi e sulla respirazione. Stessa cosa al mattino o all’ora di pranzo, sedersi per 5 o 10 minuti effettuando respiri profondi. Si può aggiungere qualche posizione Yoga o stretching muscolare. Si può meditare all’aperto, al parco, prestando attenzione ai suoni e ai profumi della natura. Possiamo anche unirci a delle sedute di gruppo o avvalerci del supporto di App come Headspace e Calm.
Migliorare il QI attraverso l’Apprendimento Permanente e lo Stimolo Intellettuale
La terza ed ultima tecnica, riguarda l’Apprendimento Permanente e lo Stimolo Intellettuale, entrambi fondamentali per mantenere e migliorare il nostro cognitivo. Anche in questo caso, le attività che risultano impegnative per il nostro cervello, aiutano a rinforzare la rete neurale e le connessioni interne. È sempre bene quindi interessarsi a nuovi argomenti ed esporsi a discussioni e dibattiti di ogni genere. Leggere ed informarsi, fare ricerche continue sono la linfa vitale delle nostre funzioni cerebrali. Può quindi essere stimolante e anche divertente iscriversi a gruppi di lettura o ascoltare dei Podcast durante un’attività quotidiana. Possiamo guardare documentari in televisione o iscriverci a dei seminari. Molto interessanti risultano essere i TED talks, facilmente accessibili anche da smartphones. Fare ricerche online su un argomento che ci interessa, scrivere i nostri pensieri o registrarli.
Esistono quindi numerose possibilità per poter allenare il nostro QI nelle nostre giornate e sviluppare il nostro potenziale al massimo. Richiede sicuramente impegno e costanza, ma siamo certi ne valga la pena. Soprattutto ora che abbiamo visto insieme come possa essere semplice implementarlo nel nostro quotidiano.