Bella novità per tutti i lavoratori dipendenti. Il taglio delle tasse ha conseguenze sugli stipendi: ecco di quanto aumentano
Dalla pandemia di Sars-CoV-2 in poi, l’economia italiana ha subito un brusco rallentamento, dovuto sia al calo produttivo imposto dalle chiusure del lockdown, sia dalle finanze delle famiglie italiane che, vedendosi ridurre gli stipendi, si sono inevitabilmente ridotte. Parallelamente, soprattutto dallo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina in avanti, molti beni di prima necessità tra cui i carburanti e la spesa sono aumentati di prezzo, impoverendo ulteriormente i nuclei familiari italiani.
Proprio per cercare di sostenere le famiglie in questo periodo storico così delicato, la Camera ha dato il via libera alla legge delega che darà l’inizio alla riforma fiscale, per la quale manca solo l’ok del Senato. Tra le novità anche quelle in merito alla detassazione della tredicesima, dei premi di produttività e degli straordinari: ecco di quanto dovrebbe aumentare lo stipendio.
Detassazione dello stipendio, ecco di quanto aumenta davvero
Ciò che è già stato annunciato e che quindi dal 2024 diventerà realtà e la rimodulazione delle aliquote Irpef e degli scaglioni di reddito. Se al momento questi sono quattro, sembra che dall’anno prossimo diventeranno tre, ma ancora non si sa in che modo. Al momento per redditi fino a 15mila euro la tassazione è del 23%; per redditi tra i 15mila e i 28mila euro è del 25%; per redditi tra 28mila euro e 50mila euro è del 35% e per redditi eccedenti i 50mila euro è del 43%.
L’ipotesi è quella di accorpare il primo e il secondo scaglione in un unico, concedendo quindi una tassazione del 23% per tutti i redditi fino a 28mila euro. Di fatto, a beneficiare di questa rimodulazione sarebbero tutti, fatta eccezione per chi ha reddito inferiore ai 15mila euro poiché per lui non cambierebbe nulla, se i fatti rimanessero quelli annunciati. Con il nuovo sistema, stimando un reddito annuo lordo di 16mila euro, si andrebbe a pagare un 2% in meno sui 1000 euro che eccedono i 15mila euro, con un rispamio annuale di 20 euro.
Crescendo lo stipendio annuale lordo, però, cresce il risparmio: per chi ha un reddito di 28mila euro, ad esempio, il risparmio potrebbe arrivare a 260 euro all’anno. Di fatto, infatti, l’Irpef è un’imposta progressiva e tale sarà il risparmio, quando questa novità verrà ufficialmente approvata ed introdotta.