Molto incerta la situazione economica globale. E adesso arriva l’allarme su una possibile nuova crisi che colpirebbe anche i correntisti
Oggi la situazione economica mondiale è tra quelle più difficili dell’epoca moderna. Negli ultimi mesi, peraltro, abbiamo registrato il crollo di alcuni colossi bancari, con drammatiche conseguenze a carico dei risparmiatori. Ora, un nuovo timore incombe. Ecco cosa sta succedendo.
Gli anni della pandemia da Covid-19, infatti, oltre che la salute di tutto il mondo, hanno colpito duramente anche l’economia globale. Appena fuoriusciti da lockdown e restrizioni, sul mondo si è abbattuta quindi una crisi energetica senza precedenti. Tutto acuito dalla guerra in Ucraina, scatenata dalla Russia di Vladimir Putin nel febbraio 2022.
E così, un po’ in ogni parte del mondo si assiste a una inflazione galoppante, che ha eroso considerevolmente il potere d’acquisto dei cittadini e dei risparmiatori. Figlia e conseguenza di tutto ciò, anche la crisi che, negli scorsi mesi, ha interessato alcuni colossi bancari europei e mondiali. Ora, però, una nuova minaccia incombe sul Vecchio Continente.
Nuova crisi bancaria alle porte? Allarme inquietante
A lanciare l’inquietante allarme è la Banca Centrale Europea, che ha segnalato in un report i rischi che si corrono con l’esistenza e l’attività delle cosiddette “banche ombra”. Negli ultimi anni, la crescita di questo settore ha superato di gran lunga quello del settore bancario tradizionale.
Si tratta di istituzioni finanziarie non bancarie, che svolgono comunque esercizio del credito. Per esempio, raccolgono fondi, oppure concedono prestiti a chi ne fa richiesta. Si tratta di fondi e di società di investimento, ma anche di società che svolgono finanziamento strutturato o noleggio a lungo termine.
Il rischio sollevato dalla Banca Centrale Europea è dato dal fatto che tali istituzioni operano al di fuori del sistema bancario regolamentato e, quindi, non rispondono alle stesse regole di regolamentazione e requisiti di capitale delle banche. Tutto ciò, infatti, secondo il report della BCE, espone le banche dell’eurozona a rischi di liquidità, di mercato e di credito.
Le esposizioni di asset delle banche verso queste entità rappresenterebbe circa il 9% degli asset totali delle istituzioni significative. Si tratta principalmente di prestiti e in misura assai minore di titoli.
Per la BCE, qualsiasi turbolenza nel settore delle “banche ombra” colpirebbe in modo sproporzionato le banche grandi e di importanza sistemica. In tal caso, vi sarebbero ripercussioni sostanziali in termini di liquidità, con rischi di mercato che, allo stato attuale, sono incalcolabili e imponderabili.