Sta per arrivare una novità davvero rivoluzionaria nel mondo dei farmaci. Una tecnologia che guarda al futuro.
La medicina negli ultimi anni ha fatto straordinari passi avanti. A breve potrebbe arrivare una nuova tecnologia super innovativa che cambierà per sempre il mondo dei farmaci. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Le persone oggi vivono molto più di 50 anni fa. Tuttavia assumono anche molti più farmaci. Gran parte dei medicinali si presenta sotto forma di compresse. Ci sono anziani che tra pressione alta, diabete, colesterolo e disturbi vari, ogni giorno devono assumere anche più di 10 pastiglie. Il rischio di dimenticarne qualcuna è piuttosto alto.
Ma da ora in poi questo problema potrebbe essere superato grazie ad una tecnologia innovativa che strizza l’occhio al futuro. Già a breve una sola iniezione potrebbe sostituire la miriade di capsule e compresse che molti sono costretti ad assumere ogni giorno. Senza contare che le iniezioni, a differenza delle compresse, non danno problemi allo stomaco.
Farmaci: arriva una tecnologia rivoluzionaria
Se siete tra le persone che dimenticano di assumere tutte le pastiglie giornaliere che devono assumere, niente paura: a breve le compresse saranno solo un ricordo. Un ricordo anche un po’ difficile da deglutire talvolta.
Uno studio pubblicato su Advanced Materials ha presentato una tecnologia del tutto nuova: una sola iniezione che può sostituire tutti i farmaci. Stando a quanto dichiarato dagli esperti del settore, sarà sufficiente una sola iniezione all’inizio del trattamento e microparticelle piene di farmaco faranno il resto, rilasciando il principio attivo nell’organismo quando necessario.
Questa tecnologia si chiama PULSED (da Particles Uniformly Liquified and Sealed to Encapsulate Drugs) e usa la stampa 3D ad alta risoluzione e la soft-litografia per produrre una serie di oltre 300 microparticelle cilindriche biodegradabili e piccolissime che possono essere inoculate attraverso un’iniezione. La velocità del rilascio del farmaco può variare da un minimo di 10 giorni ad un massimo di 5 settimane: tutto dipende dal tipo di materiale con cui vengono fatte le microparticelle iniettate. Gli scienziati coinvolti nel progetto hanno assicurato che tutte le microparticelle rilasciano la stessa dose di farmaco per un trattamento efficace e sicuro.
L’idea del progetto è nata pensando ai Paesi più poveri dove è difficile una somministrazione costante dei farmaci. Per questo un’unica iniezione efficace per addirittura 5 settimane può rappresentare una soluzione. Inoltre, sebbene la tecnologia PULSED non sia ancora stata testata per dei rilasci che durino diversi mesi, secondo studi precedenti condotti in laboratorio la tecnologia è in grado di funzionare per addirittura sei mesi dopo l’iniezione iniziale.
Un altro importantissimo vantaggio di questo nuovo metodo consiste nel fatto che le dimensioni delle microparticelle cilindriche (dai 400 ai 100 micron di diametro) consente loro di rimanere esattamente nel posto dove vengono iniettate. Questo comporta un rilascio continuo di dosi massicce di uno o più principi attivi in una zona specifica ed è utilissimo soprattutto per le patologie di natura oncologica. Una terapia di questo tipo potrebbe, dunque, rendere la chemioterapia più efficace, riducendo al tempo stesso gli effetti collaterali grazie alla somministrazione delle dosi farmacologiche solo nel luogo colpito dalla neoplasia.