Sono tante le persone che amano bere acqua frizzante, tuttavia, sono altrettante quelle che si chiedono se non aumenti il rischio di calcoli renali. Ecco al verità.
Sono tante le persone che preferiscono bere l’acqua frizzante anziché quella naturale. Spesso peraltro la scelta nasce come alternativa sana alle bevande gassate e zuccherate. Ciò detto però in molti si chiedono se questa abitudine finisca per aumentare il rischio di andare incontro a calcoli renali.
Alla luce di quanto detto, di seguito vi sveliamo una volta per tutte tutto ciò che c’è da sapere in merito alla questione. Questa infatti risulta essere di grande interesse dal momento che sono moltissime le persone che ogni giorno scelgono di bere l’acqua frizzante.
Acqua frizzante e calcoli renali, ecco la verità
Sono in tantissimi a chiedersi se bere acqua frizzante possa aumentare il rischio di calcoli renali. Il motivo per cui ci si pone questo quesito nasce dalla presenza di bicarbonato di sodio che difatti può condurre a determinate malattie. Da diverse analisi scientifiche infatti è emerso che la predetta sostanza sia in grado di aumentare il rischio di sviluppare problemi ai reni.
Stando a quanto dicono gli esperti, al momento la correlazione tra l’abitudine in esame è l’insorgere di calcoli renali non è stata dimostrata. Ciò significa che ad oggi l’acqua frizzante non può essere considerata come in grado di provocare i calcoli renali. Potrebbe anche darsi, dunque, che al contrario, possa svolgere un’azione di prevenzione. Stando a quanto si sa oggi infatti l’assunzione di acqua, con gas o senza, è in grado di prevenire le malattie renali.
Una scarsa assunzione di liquidi infatti può causare la loro formazione e dunque determinare gravi problemi di salute. Senza contare poi che la presenza di calcio contenuta nelle acque frizzanti, non solo aiuta a mantenere una buona salute delle ossa, ma consente anche di prevenire le malattie renali e, quindi, non a causarle.
Alla luce di quanto detto, le controindicazioni relative al consumo di acqua frizzante riguardano altri aspetti della salute. In particolare, può essere utile sapere che l’abitudine in esame potrebbe finire per provocare gonfiore all’addome, meteorismo e dilatazione gastrica. In alcuni i casi, inoltre, può condurre ad un peggioramento di alcune condizioni, tra cui acidità di stomaco, gastrite, ulcere e reflusso gastroesofageo.
Sempre per via della presenza di anidride carbonica, infine, diversi studi hanno messo in evidenza che a lungo andare ci si espone al rischio di danneggiare lo smalto dei denti. Di conseguenza, gli esperti consigliano in ogni caso di non eccedere nel consumo delle acque frizzanti per evitare di andare incontro alla sintomatologia di cui sopra.