Calo del desiderio nei maschi, un problema serio: ecco le cause scatenanti

C’è un tabù sotto alle lenzuola che molti uomini faticano ad affrontare: il calo del desiderio sessuale. Finalmente le risposte alle domande che nessuno ha mai osato chiedere.

C’è chi dice che gli uomini abbiano sempre e solo una cosa in testa… sì, proprio quella cosa lì. Ma non è del tutto vero. In certi momenti della vita anche i maschietti accusano un calo del desiderio sessuale. Ed è del tutto normale. Il problema si pone quando la perdita di libido perdura per periodi medio-lunghi (alcuni o tanti mesi). Allora è necessario indagare le cause di fondo per ritrovare il piacere della sessualità di coppia.

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La causa scatenante del calo del desiderio maschile potrebbe anche essere interna alla coppia. (Liquida.it)

Il primo indiziato è lo stress, male comune dei nostri tempi. Molto frequenti anche i casi di depressione o di cambiamenti nello stile di vita che impattano negativamente sulla libido.

Lo stesso vale per gli eventi traumatici e dolorosi che creano una situazione di disagio psicologico. Ma la causa scatenante potrebbe anche essere interna alla coppia: incomprensioni, rancori non affrontati, litigi azzerano la voglia di fare l’amore, e spesso portano a una crisi irreversibile. Un capitolo a parte meritano le ragioni fisiche.

Se lui perde il desiderio sessuale

Il calo del desiderio sessuale maschile può anche essere determinato da patologie croniche, assunzione di particolari farmaci, invecchiamento, problemi di sonno. Un caso tipico è quello degli uomini affetti da diabete o disturbi del sonno, come le apnee notturne, che prosciugano letteralmente le energie e spengono la passione. E i farmaci antidolorifici, antidepressivi, antiepilettici e chemioterapici possono ridurre i livelli di testosterone nell’uomo, con tutte le conseguenze del caso.

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Spesso entra in gioco un’ansia da prestazione che rende il rapporto sessuale meno piacevole. (Liquida.it)

Ma spesso la dinamica è più sottile, e si collega a un’ansia da prestazione che rende il rapporto sessuale meno piacevole, trasformandolo in un momento di forte stress e ansia che si tende ad evitare per paura di fare “brutta figura”. Di solito in questo caso entrano in gioco problematiche irrisolte quali difficoltà di erezione, episodi di impotenza, eiaculazione precoce o ritardata.

Come in un circolo vizioso, la mancanza di testosterone è fonte di numerosi altri problemi a cascata: dai disturbi dell’eiaculazione alla disfunzione erettile, dall’infertilità alla depressione e ai problemi ossei. La diagnosi? Solo un andrologo può stabilirla, previa attenta analisi del singolo caso. La buona notizia è che il più delle volte il problema è del tutto risolvibile. Basta non ignorarlo.

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