Di fronte all’impennata degli affitti lo Stato ha deciso di intervenire comprando le case abbandonate: una piccola rivoluzione.
Il costo della vita, si sa, è ormai fuori controllo ovunque (anche se a certe latitudini più che altrove). E il caro affitti è diventato un problema sociale. Di qui l’idea di un piano di emergenza che prevede incentivi e mutui agevolati. Con lo Stato stesso che diventa locatore di immobili da subaffittare a prezzi accessibili.
Se non è una rivoluzione, poco ci manca. Finisce in soffitta, oltretutto, la misura che aveva attratto stranieri ricchi in cambio di permessi di soggiorno. E gli affitti a lungo termine (a differenza di quelli a breve) saranno agevolati dal punto di vista fiscale. Vediamo insieme tutte le novità.
La risposta dello Stato al caro affitti
Succede in Portogallo. Il piano lanciato dal premier António Costa resterà aperto alla consultazione pubblica per un mese ma ha già destato grande interesse. Anche se c’è chi teme che possa provocare un aumento dei contratti in nero e dell’evasione fiscale. Di sicuro si prospetta un cambiamento copernicano per il mercato immobiliare portoghese, dove gli affitti ormai alle stelle stanno diventando uno dei problemi sociali più preoccupanti.
Il nuovo pacchetto da 900 milioni di euro per le politiche abitative prevede l’erogazione di mutui agevolati per le famiglie in difficoltà e sostegni statali fino a 200 euro al mese per le famiglie fino a 2.700 euro di reddito complessivo lordo che spendano più del 35% di quest’ultimo per pagare l’alloggio. Poi, come detto, si apre uno scenario in cui è lo stesso Stato a prendere in affitto l’immobile per poi subaffittarlo a prezzi accessibili, oppure paga il canone mensile al posto degli inquilini morosi.
Non mancano altre misure volte a riportare sul mercato immobiliare i numerosi edifici abbandonati (oltre 700mila in tutto il paese, circa 50mila solo a Lisbona), incentivandone la vendita allo Stato con forti sgravi fiscali, oppure finanziandone il restauro per poi obbligare i proprietari ad affittarli. Per i locatori sarà inoltre più difficile aumentare troppo i prezzi rispetto al normale aggiornamento al tasso d’inflazione.
Si prevede poi l’abolizione dei golden visa che avevano attratto in Portogallo schiere di stranieri ricchi in cambio di permessi di soggiorno. E per evitare la fuga dei proprietari sul mercato del turismo e dei contratti di locazione breve, il governo bloccherà le nuove licenze in tutte le aree urbane (anche per Airbnb) e applicherà nuovi sgravi fiscali a chi sposta l’immobile sul mercato dei contratti di lunga durata. Con buona pace delle proteste degli impresari del settore degli affitti brevi, che hanno addirittura annunciato una serrata durante la prima settimana di agosto, quando a Lisbona si svolgerà la Giornata mondiale della gioventù per la quale si prevede l’arrivo di almeno un milione di pellegrini.