La riforma fiscale attualmente al vaglio del Governo potrebbe portare a una riduzione e anche a un azzeramento dell’IVA: vediamo per quali prodotti.
In queste settimane il Governo é al lavoro per la riforma fiscale. Tra le misure di cui si é molto discusso rientra la revisione delle aliquote IVA, che dovrebbe condurre ad una riduzione e, in alcuni casi, anche all’azzeramento dell’imposta sul valore aggiunto. E’ bene sottolineare che per il momento si tratta ancora di ipotesi: il Governo, infatti, ha annunciato l’avvio di un iter di revisione dell’IVA al fine di rendere i criteri di applicazione sull’imposta sempre più aderenti alla normativa UE. Al momento, tuttavia, la misura é in fase di elaborazione.
Nel frattempo Maurizio Leo, il viceministro dell’Economia, ha presentato a Il Sole 24 Ore le intenzioni del Governo riguardo alla riforma, spiegando quali e quanti aliquote potrebbero essere modificate ed in che modo. In base ad esse, il MEF ha stimato che il costo della misura previsto a carico dello Stato potrebbe aggirarsi tra i 4 e i 6 miliardi di Euro circa.
Mentre attendiamo quindi le conferme ufficiali da parte del Governo, che dovrebbero giungere nelle prossime settimane, vediamo quali potrebbero essere i prodotti sui quali l’esecutivo deciderà di applicare la revisione dell’IVA, tanto in termini di possibile riduzione quanto in termini di possibile azzeramento.
Quali aliquote potrebbero essere modificate, in che modo e per quali prodotti
Secondo le previsioni riportate dal viceministro Leo, le aliquote che potrebbero subire variazioni sono quelle al 5%, applicate su prodotti alimentari, e quelle al 10%, applicate per la fornitura di energia elettrica e di gas. Non dovrebbero essere effettuate variazioni invece sulle altre due aliquote applicate oggi in Italia, ovvero quelle ordinarie del 22% e quelle del 4% per prodotti agricoli e alimentari. A queste, infine, potrebbe essere aggiunta anche una aliquota azzerata.
In quanto ai prodotti, la revisione potrebbe quindi condurre a riduzioni di percentuale dell’imposta per alimentari come la carne, il pesce e l’acqua, mentre i prodotti per l’infanzia, come i pannolini, i seggiolini, il latte in polvere e gli alimenti, potrebbero beneficiare dell’IVA azzerata. A questi prodotti senza IVA potrebbero aggiungersi anche gli assorbenti, il pane, la pasta ed altri beni di prima necessità, al momento non ancora resi noti.
Stanto ai primi annunci e comunicati ipotetici, il Codacons ha stimato che in base a simili ridefinizioni dell’imposta sul valore aggiunto, ogni nucleo famigliare potrebbe arrivare a risparmiare una media di circa 300,00 Euro all’anno. Ora si attendono quindi le conferme da parte del Governo, in modo da sapere con esattezza se e quali aliquote e per quali prodotti verranno ridotte o azzerate.