Che succede se prendo un farmaco scaduto? L’AIFA chiarisce le possibili conseguenze

È pericoloso assumere farmaci scaduti? Questa è una domanda frequente che tutti ci poniamo. Facciamo un po’ di chiarezza.

Più o meno tutti nell’armadietto dei medicinali, a volte senza nemmeno saperlo, abbiamo dei farmaci scaduti. L’Aifa – Agenzia italiana del Farmaco- ci spiega cosa succede se assumiamo farmaci scaduti.

Cosa succede se assumiamo farmaci scaduti
Assumere farmaci scaduti è molto pericoloso/ Liquida

Anzi la mano chi non ha in casa almeno un farmaco già scaduto. Presumo nessuno. Dall’antidolorifico preso una volta e poi dimenticato all’antinfluenzale comprato in via precauzionale e abbandonato in fondo al cassetto. Ma cosa accade se si assumono farmaci scaduti? Con il passare del tempo si può verificare una degradazione del principio attivo del farmaco che oltre a rendere il medicinale inefficace può anche comportare rischi per la nostra salute. La degradazione del principio attivo o degli eccipienti contenuti nel medicinale potrebbe mettere a serio rischio la vita del paziente provocando, ad esempio, una reazione allergica che potrebbe essere anche fatale, già a dosi bassissime, causata dalle impurezze.

La data di scadenza dei medicinali non è frutto di decisioni arbitrarie ma ha una logica basata su evidenze scientifiche. Lo sottolinea l’Aifa – Agenzia italiana del Farmaco– in una nota pubblicata sul suo sito web dove si sottolinea che la data di scadenza dei farmaci è il risultato di una valutazione basata sugli studi di stabilità. I metodi utilizzati per svolgere questi test sono standardizzati e regolati da protocolli riportati nelle linee guida internazionali ICH che vengono seguite in Europa, Stati Uniti e Giappone.

Come conservare i farmaci a casa

Gli studi di stabilità condotti dalle aziende farmaceutiche sono riportati in specifiche sezioni del dossier che accompagna la registrazione di un farmaco e che viene sottoposto ad Aifa per la concessione dell’Autorizzazione all’Immissione in Commercio.

Mai assumere farmaci scaduti
La scadenza dei farmaci è frutto di studi clinici approfonditi/ Liquida

Il periodo di validità di un medicinale è quindi autorizzato sulla base della valutazione compiuta dagli esperti dell’Agenzia sui parametri ben precisi derivanti dagli studi. Non è, pertanto, opportuno basarsi dell’odore o la consistenza di un medicinale per valutarne in modo autonomo la validità perché si possono correre davvero enormi rischi. Oltre a tenere conto della data di scadenza riportata sulla confezione dei farmaci è importantissimo anche conservarli nel modo indicato. Se è specificato che un farmaco deve essere conservato a basse temperature, conservarlo in altro modo può causare seri problemi in termini di sicurezza per i consumatori finali del prodotto.

La corretta conservazione dei medicinali serve a mantenerne inalterate le caratteristiche farmacologiche e terapeutiche per tutto il periodo di validità indicato sulla confezione, in quanto ne garantisce la stabilità, requisito essenziale perché possano esplicare a pieno l’attività terapeutica attesa. È bene conservare i farmaci in un luogo fresco e asciutto della casa e non nel bagno come spesso tutti facciamo per praticità. Inoltre i farmaci devono essere tenuti sempre lontano da fonti di calore, nei contenitori originali etichettati. Spesso gli effetti negativi di luce, aria e sbalzi di temperatura, dovuti alle ripetute aperture della confezione, possono deteriorare il principio attivo; in questi casi è buona norma annotare sulla confezione la data di prima apertura.

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