Il cioccolato può andare a male? Come capire se è davvero scaduto
La conservazione del cioccolato è fondamentale: non deve mai essere esposto alla luce del sole, idealmente dovrebbe essere conservato a una temperatura tra i 12 e i 14 gradi e mai vicino ad alimenti dagli odori molto forti, in quanto il burro di cacao tende ad assorbirli facilmente. In questo modo l’odore e il sapore del cioccolato si preserverà più a lungo. Data la sua composizione, il cioccolato è un alimento non deperibile, quindi non può andare a male ma, come accennato, con il passare del tempo perderà il suo inconfondibile sapore.
L’amato dolce non va a male come succede ad altri alimenti, ma invecchiando perde lentamente il suo sapore. Più è alta la concentrazione di latte, più questo processo sarà veloce: è dunque più delicato il cioccolato bianco e quello a latte, mentre quello fondente resisterà più a lungo.
A volte capita di trovare delle macchie bianche o chiare sulle barrette di cioccolato e molti credono che sia sintomo di un prodotto scaduto, ma è un falso mito. La pellicola bianca si chiama ‘fioritura grassa’ e non è altro che il burro di cacao che si separa dal resto degli ingredienti; si forma a causa della cattiva conservazione del cioccolato ma ciò non vuol dire che non sia sicuro da consumare. In sintesi, il cioccolato può essere sempre consumato, perde solo la sua qualità.