Qual è l’origine della rara malattia che ha colpito ed è stata fatale per Silvio Berlusconi? Ecco tutto quello che c’è da sapere
Lo abbiamo conosciuto tutti. Molti di noi lo hanno amato, altri lo hanno criticato, però nessuno nel corso degli anni ha potuto evitare di riconoscere la grande personalità e la intelligenza, ma soprattutto la forza di volontà e di carattere di Silvio Berlusconi. Una forza, la sua, che lo ha accompagnato per tutta la vita, anche nei momenti più difficili, nei momenti in cui molti pensavano che non ce l’avrebbe fatta. E invece si è sempre tirato su.
Fino ad oggi, giorno in cui una malattia molto grave e rara lo ha stroncato definitivamente, dopo un braccio di ferro durato molto probabilmente anni e in cui il Cavaliere, leader di Forza Italia, è riuscito ad avere la meglio per molto tempio.
Silvio Berlusconi, dunque, si è arreso questa mattina al San Raffaele di Milano, lasciando un grande dolore e un sentimento di sconcerto nei figli prima di tutto e poi nell’Italia intera. Ma qual è l’origine della malattia che ha consumato l’ex premier?
Qual è la malattia che è stata fatale per Silvio Berlusconi?
Il nome della malattia che ha colpito il creatore di Mediaset prende il nome di leucemia mieloide e sostanzialmente si presenta come una forma piuttosto grave di cancro del sangue, anche se pare non aggredisca in modo selvaggio il paziente che ne è vittima, perché tende a manifestarsi in una fase avanzata della vita, per cui la sua evoluzione è piuttosto lenta.
Come la gran parte dei tumori che colpiscono il sangue, il problema maggiore è che i leucociti sono in grado di aumentare in modo molto veloce, a discapito degli eritrociti, che hanno la funzione di portare ossigeno alle cellule e che quindi subiscono una diminuzione importante.
Dunque l’organismo patisce piano piano una forte debilitazione. Tuttavia, il fatto che di solito il paziente non sia giovane, consentirebbe di tenere maggiormente sotto stretto controllo la malattia, perché anche le sue cellule si riproducono con meno rapidità.
Per questo motivo, molti pazienti possono sopravvivere anche diversi anni pur soffrendo di questa patologia. Talvolta, però, è anche possibile che i leucociti si presentino in forma assai minore nel sangue e questo può essere deleterio per l’intero sistema immunitario.