Attraverso quali modalità è possibile pagare una rata del mutuo più bassa alla luce dei notevoli aumenti previsti entro la fine del 2023.
Tempi duri per chi ha sottoscritto un mutuo, soprattutto a tasso variabile, in questi ultimi due o tre anni. La rata mensile da versare per l’acquisto di un immobile ha raggiunto cifre impensabili che spesso sfiorano il doppio di quanto si era stabilito originariamente. Ad aggiungere benzina sul fuoco è stata poi la decisione annunciata durante l’ultimo meeting della BCE e cioè un aumento dello 0,5% del costo del denaro.
Tale innalzamento si ripercuoterà sui finanziamenti per chi ha un tasso variabile, come preventivato dalla società di mediazione creditizia Facile.it. Entro la fine del 2023, l’Euribor (tasso interbancario di riferimento) arriverà con ogni probabilità al 4% e ciò comporterà varie conseguenze:
- rate da 653 euro al mese iper un mutuo di 30 anni a gennaio 2024 arriveranno a 1.326 euro
- chi pagava 911 euro al mese per un mutuo di 20 anni passeranno a 1.537 euro mensili
È evidente che c’è bisogno di una soluzione che permetta di abbassare la quota da versare mensilmente e per farlo ci sono tre strade. Vediamole nel dettaglio.
Mutuo, come rendere la rata mensile più bassa: tre alternative
Una diminuzione della cifra mensile per l’acquisto di un immobile si può ottenere in tre diversi modi:
- surrogazione
- passaggio del tasso da variabile a fisso sulla base di una norma contenuta nell’ultima legge di Bilancio
- rinegoziazione volontaria del finanziamento in accordo con l’istituto di credito con cui è stato stipulato
Per quanto riguarda la surroga, un esempio può spiegare chiaramente in cosa consiste: la rata viene indicizzata con tasso variabile per i prossimi tre mesi. Se questo è ad esempio di 1,5 e per estinguere il mutuo mancano ancora 12 anni, per tutto questo tempo la rata sarà dell’1,5%. Un risparmio che potrebbe andare dai 100 ai 300 euro, dipende da quanti soldi restano ancora da pagare, da quando è stato firmato il mutuo e dalla durata accordata.
La rinegoziazione volontaria è sicuramente la strada più semplice, ma anche la più difficile da realizzare. Può essere infatti che nel contratto non contempli la possibilità di trasformare il tasso da variabile a fisso e, in tal caso, la banca potrà negare la modifica e decidere il tasso che ritiene più opportuno. Restando col tasso variabile, si può però diminuire la rata prolungando la durata del mutuo. Altra strada possibile è quella di attenuare le conseguenze che le variazioni del costo del denaro possono avere sulla rata. Ciò prevede la richiesta alla banca di rideterminare per ogni rata l’estinzione della somma capitale allo stesso tasso di interessi.
Quali condizioni sono necessarie per ridurre la rata del mutuo
Affinché le banche accettino la richiesta di modificare il contratto, devono sussistere determinate condizioni:
- l’Isee del contribuente non deve superare il 35.000 euro
- il debitore non deve aver mai pagato con ritardo le rate
- il mutuo non deve superare i 200.000 euro.