Il tradimento equivale a un vero e proprio lutto da superare: è, però, possibile superarlo. Ecco come farlo in 7 passaggi.
Il tradimento da parte della persona amata, in molti, lo equivalgono ad un vero e proprio lutto, come quando si perde un padre, una madre o una persona cara. Recuperare la fiducia è qualcosa di davvero difficile, se non addirittura impossibile in alcuni casi, tuttavia dobbiamo sfatare un mito: si può superare, anche se il percorso è lungo, difficile e soprattutto ricco di dolore.
Si devono, per forza di cose, attraversare delle fasi, per la precisione 7, durante le quali si arriva ad una nuova consapevolezza di sé, dell’altro e, infine, ancora esiste, della coppia.
Il perdono, infatti, serve paradossalmente di più alla persona che ha tradito piuttosto che a colui o colei che perdona: non è poi così raro, infatti, che sia proprio la vittima a dare, paradossalmente, forza a colui che, invece, nella storia, dovrebbe essere il “carnefice”.
Sarebbe, del resto, più facile chiudere la relazione e stare da soli, prendersi i propri tempi ed i propri spazi per poi, con il tempo, iniziare una nuova storia d’amore. Il difficile è rimanere, saperci stare. Ecco i 7 passi per cercare di superarlo.
I 7 passi per superare un tradimento: ecco come fare
Ecco i sette passi per superare un tradimento:
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La scoperta del nuovo sé: Quando si arriva a tradire, o ad essere traditi, si entra in una fase di scoperta che, seppur dolorosa, ci mostra un’altra faccia di noi stessi, che magari non conoscevamo oppure avevamo cercato -invano- di rimuovere dalla nostra vita. Possiamo farlo e, per questo motivo, dobbiamo fare i conti con questa nuova parte di noi.
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Spiegazione: Una spiegazione è d’obbligo: dove non c’è chiarezza si insinua il non-detto, il buio che non dipana i dubbi. Non c’è mai un valido motivo razionale per tradire, tuttavia il “carnefice” deve sempre una spiegazione a colui o colei che ha tradito. La conseguenza è, come è normale un’amplificazione della rabbia e del dolore, ma è necessario per superarlo.
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La fase della consapevolezza: Si smette di essere emotivi e si inizia ad analizzare il tutto con razionalità. La ferita rimane, ma almeno inizia la fase di cicatrizzazione, in cui si richiudono i lembi. Ci si libera di un peso, si analizza il tutto con più distacco, da una parte o dall’altra e, finalmente, si inizia a pensare al perdono e alla fase del “dopo”.
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Riflessione: Si deve prendere una decisione importante: continuare o interrompere il rapporto? Il partner tradito avrà bisogno dei suoi tempi e di un normale momento di assestamento, in cui bisogna donare spazio ed analizzare le proprie colpe e mancanze.
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Fase della sicurezza ritrovata: Dopo che si è spezzata di netto, la sicurezza va ricostruita, mattone dopo mattone. Bisogna tornare ad essere presenti per affrontare le difficoltà che la vita ci pone davanti, a partire dalle più piccole. Bisogna far capire all’altro che “su di me puoi contare.”
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Un nuovo romanticismo: Tornare all’essenza, ai primi gesti d’amore importanti che, anche se piccoli, sono pieno di senso, di significato. Il traditore (o la traditrice) dovrà rimboccarsi le maniche e ripartire dalle piccole cose: è proprio in questa fase che si inizia a creare un nuovo equilibrio.
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Fiducia: L’ultima ma la più importante, in cui si può sostare per anni. Saper ricostruire fiducia è una vera e propria arte, così come lo è dimostrare di meritarsela, con un unico punto di partenza: assumersi pienamente le proprie responsabilità.