Per i condomini cambia tutto a partire dal primo aprile, in particolare per il pagamento delle bollette e per gli importi relativi.
L’emendamento al decreto Milleproroghe è stato bocciato, quindi non sono previste ulteriori proroghe per i condomini per quanto riguarda il passaggio al mercato libero dell’energia. La decisione era già prevedibile, ma adesso è ufficiale.
Questo comporterà un passaggio automatico e obbligatorio e l’impossibilità di fruire di contratti che sono gestiti da operatori del mercato tutelato, questo vuol dire variazioni anche dal punto di vista economico.
Condomini obbligati, cambiano gli importi delle bollette
Dal primo aprile ci sarà un profondo cambiamento che dal punto di vista pratico rende obbligatorio un passaggio per i condomini ma si traduce anche per una variazione importante dal punto di vista economico, cosa che colpisce ancor più duramente visti i rincari dell’ultimo anno.
A partire dal 1° aprile 2023 per tutto ciò che concerne le aree condominiali come i pianerottoli, i vialetti, i garage e tutti gli spazi affini che sono quindi condivisi come anche l’elettricità per ascensori, cancelli e prodotti simili, dovrà obbligatoriamente rientrare nel mercato libero quindi non sarà più possibile adoperare i prezzi fino ad ora utilizzati.
Questa decisione non interesserà solo i condomini, infatti tra otto mesi diventerà obbligatoria anche per gli utenti privati. Il passaggio doveva già avvenire a gennaio, poi visto quello che è accaduto con i prezzi, è slittato. Adesso si pensava ad una nuova proroga ma è stata bocciata e quindi ci sarà da pagare quanto dovuto, come stabilito dalla normativa in materia.
Cosa accadrà dal primo aprile
L’argomento è alquanto complesso però perché le aziende medie e grandi sono già passate a gennaio quindi ora dovranno passare tutte le aziende con meno di 10 dipendenti e un fatturato fino ai 2 milioni di euro annui, tutti i condomini indipendentemente dalla loro grandezza e conseguentemente a partire da gennaio 2024 anche tutti i privati cittadini. La proroga è stata voluta dal Movimento Cinque Stelle ma alla fine il passaggio dovrà comunque avvenire per tutti.
Cosa cambia? Di fatto il passaggio da un mercato tutelato a un mercato libero offre la possibilità di scegliere il proprio fornitore, quindi ci saranno diverse aziende, con diversi prezzi e benefici e ognuno potrà determinare cosa preferisce. Il passaggio è gratuito e richiede un cambio di contratto, quello che cambia però è l’importo speso. Mentre infatti per il mercato tutelato ci sono delle tutele e quindi dei vincoli, questi cadranno e con le oscillazioni che sono in atto si potrebbe pagare una cifra ben più alta del previsto.