Ogni condominio, per essere gestito e non trasformarsi in un inferno, deve avere le sue regole. Norme più o meno stringenti, relative all’uso dei beni comuni e al rispetto reciproco. Normale quindi che ci siano delle attività vietate.
Trasgredire il regolamento può comportare sanzioni economiche o denunce. I condòmini si lamentano dei bimbi che giocano sul pianerottolo, dei rumori dopo un certo orario o delle feste organizzate a casa?
Bisogna capire se tali attività sono esplicitamente vietate nel regolamento condominiale.
Ogni tipo di rapporto umano fra vicini va regolamentato attraverso norme chiare e approvate. Ecco perché anche un condominio ha bisogno di imporre divieti e limitazioni. Il regolamento condominiale va sempre approvato all’unanimità. E il più delle volte contiene limitazioni tese a evitare rumori e altre condotte moleste.
In generale, ogni condomino è chiamato a provvedere al pagamento delle spese condominiali e a rispettare obblighi standard basati sul comune senso civico. Inoltre è sempre importante limitare l’uso della proprietà individuale, promuovere il rispetto dell’aree comuni, garantire il silenzio in determinati orari del giorno e non mettere in difficoltà gli altri condòmini con condotte improprie. Per esempio, quasi sempre il regolamento contiene espliciti divieti ad affittare l’appartamento a particolari categorie di persone o al cambio di destinazione d’uso delle case.
Ci sono poi regole più particolari, non sempre previste all’interno del regolamento. In molti condomini, per esempio, vige l’obbligo di non stendere i panni dal balcone, oppure ci sono regole che impediscono di tenere determinati tipi di animali di compagnia negli appartamenti.
Regolamento contrattuale del condominio: attività vietate
E poi ci sono anche le questioni estetiche: quasi sempre il regolamento del condominio pone il divieto di modificare l’aspetto del balcone, ovvero degli ambienti esterni. Sovente si impedisce la creazione di verande a copertura dei balconi, o di tende e infissi diversi dagli altri. E può anche capitare che sia vietato posizionare condizionatori sulla facciata dell’edificio o tenere sistemi di irrigazione.
Oltre al regolamento condominiale c’è anche quello contrattuale per gli affittuari o i proprietari. Di base il regolamento contrattuale può incidere sulle proprietà private di ciascun condominio ed estendere dei vincoli che non sono previsti nel regolamento assembleare.
E di solito i divieti insistono per impedire alcune destinazioni d’uso, come quella ambulatoriale, di esercizio commerciale, studio professionale, attività di ristorazione, eccetera. Inoltre il regolamento contrattuale può incidere anche sulle parti comuni, stabilendo regole che possono escludere alcuni condòmini e favorirne altri.
Il regolamento contrattuale può per esempio attribuire l’uso esclusivo del lastrico solare al proprietario dell’appartamento sito all’ultimo piano, oppure consentire il parcheggio nel cortile solamente a chi abita al pianterreno. Perché il regolamento contrattuale abbia efficacia verso tutti i condòmini, presenti e futuri, occorre però che sia trascritto nei registri immobiliari.
Trasgredire i divieti posti sia dal regolamento condominiale che da quello contrattuale espone il condomino espone a sanzioni fino a 200 euro, o fino a 800 in caso di recidiva. Di solito è l’amministratore a riscuotere la sanzione. La somma versata sarà poi usata per le spese ordinarie. Quando le condotte moleste sfociano nel reato civile o penale alla sanzione segue la denuncia.