Chef stellato famoso anche grazie alle sue partecipazioni televisive, Carlo Cracco sta vivendo ore da incubo: conti in rosso
Dopo il suo esordio televisivo a Masterchef, dove si è fatto conoscere per la sua serietà e per la sua severità, Carlo Cracco si è messo in gioco in un nuovo programma di Prime Video, Dinner Club.
Diversi personaggi del mondo dello spettacolo si trovano a cena tutti insieme per diverse sere ed ognuno ha il compito, una sera a testa, di preparare da mangiare per tutti gli altri.
Ciò che ognuno porta in tavola, però, è il frutto del viaggio enogastronomico che ha fatto con Cracco in un qualche posto d’Italia e di ciò che ha imparato e scoperto anche grazie ai coltivatori, agli allevatori e alle tradizioni del posto. Se il programma sta avendo molto successo, non si può dire lo stesso per Cracco, che pare essere sommerso di debiti. Ecco cosa sta succedendo all’amato chef.
Carlo Cracco, conti in rosso: problemi con il ristorante della galleria di Milano
Sono ore di vera preoccupazione, per Carlo Cracco. Il suo lussuoso ristorante in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano sembra essersi indebitato per 7.3 milioni di euro. La situazione è probabilmente iniziata con la pandemia e, di anno in anno, è andata peggiorando: nonostante il talento e la dedizione di Cracco, sembra che la sua impresa non stia affatto portando i frutti sperati.
Il ristorante stellato che caratterizza una delle zone più lussuose del capoluogo lombardo è quindi in grave difficoltà. La Felix Srl, l’azienda che lo detiene e che è controllata al 100% dalla Cracco Investimenti di cui lo chef è unico amministratore, ha annunciato di avere 3.1 milioni di debiti verso i fornitori e 3.8 milioni verso le banche. Dal bilancio del 2022, che è pubblico, emerge che la perdita è di circa 409.000 euro.
Innegabile sono anche i costi dell’affitto del locale: il ristorante di Cracco in Galleria occupa cinque piani, per un’estensione totale di 1118 metri quadrati: l’affitto annuale è di un milione e duecento mila euro. In realtà, però, nella stessa Galleria ci sono attività che spendono molto di più: Prada, ad esempio, spende quasi 2,3 milioni di euro l’anno per soli 400 metri quadri in più.
Quella milanese non è l’unica attività di Cracco che non sta dando i risultati sperati. Anche la società Spice, fondata per gestire il ristorante di Portofino, ha delle perdite che su un fatturato di 861mila euro ammontano a 641mila euro, a cui vanno aggiunte quelle dell’anno precedente di 61mila euro: il periodo, per lo chef, non è di certo roseo.