La giornalista inglese Amber O’Connor ama l’idea di correre, ma odia indossare le scarpe da ginnastica. Eppure è riuscita in una sfida incredibile, e la consiglia a tutti.
Amber O’Connor, giornalista del quotidiano britannico Mirror, ha appena completato la sua sfida di fitness con un esito che ha sorpresa innanzi tutto lei stessa. Non è stato facile. Il suo obiettivo – correre un miglio (poco più di 1 km e mezzo) ogni giorno per un mese – ha imposto due tentativi. Ecco l’appassionato racconto.
“Sono uscita di corsa dai cancelli quando ho accettato la sfida per la prima volta – racconta Amber -, mi sono infortunata poco dopo e ho dovuto appendere le scarpe da ginnastica”. Ma il tentativo successivo si è rivelato per fortuna più efficace, tanto che ha voluto condividere la sua esperienza prima della maratona di Londra, quando in molti si chiedono: potrei divertirmi a correre? Lei ora conosce la risposta certa.
Quella che è iniziata come una sfida casuale è ora per Amber una di quelle esperienze che è davvero orgogliosa di aver completato, e potrebbe essere la decisione migliore che abbia mai preso per la sua salute. Non solo ha avuto qualcosa da dimostrare, ma quasi 50 km dopo è cambiato il modo in cui pensa alla sua salute mentale e fisica, entrambe migliorate strada facendo.
La corsa può giovare a molti di noi perché migliora le prestazioni cardiovascolari e ti dà “tempo in cui sei solo tu”, per concentrarti sul tuo divertimento e sui tuoi obiettivi. Certo, non tutte le corse sembreranno una passeggiata nel parco, ma quando puoi trovare gioia nel movimento è qualcosa di davvero speciale. Una sensazione è di libertà che non ha prezzo. E così, senza pensarci troppo, Amber ha allacciato le scarpe da ginnastica e mi è preparata per un mese tutto di corsa.
Anche se a volte è stata dura, la Nostra è riuscita a conseguire il suo obiettivo quasi senza accorgersene. In media, ha impiegato 10 minuti per coprire la distanza giornaliera, il che significa che la corsa era spesso finita prima che se ne rendesse conto. Col passare dei giorni, si è sono persino ritrovata a desiderare che le corse fossero più lunghe. Ben presto si è ritrovata a fare l’impensabile e non vedeva l’ora di correre.
“Sia che prendessi il ritmo o lo rallentassi per fare una leggera corsetta, è stato bello far muovere il mio corpo dopo una giornata trascorsa alla mia scrivania, prendere un po’ d’aria fresca e pensare o ignorare le preoccupazioni della giornata“, racconta Amber. “Nei giorni più affollati, ci è voluto un po’ di sforzo per programmare le mie corse. Ma anche allora non è mai stato un gran problema di tempo”.
Anche con cinque minuti per il riscaldamento e una rinfrescata, si può completare la corsa e fare una doccia veloce entro mezz’ora, quindi a volte basta la pausa pranzo. Anche perché col passare dei giorni lo sforzo si riduce, il ritmo diventa più veloce e quindi anche la corsa risulta più piacevole. Prendersi un tempo anche minimo per concentrarmi su qualcosa che ci piace può fare una notevole differenza per la nostra salute mentale e fisica.
“Non solo mi sento benissimo dopo aver finito una corsa ora, ma mi sento come se stessi volando indipendentemente dal fatto che stia facendo jogging, arrancando o correndo. Forse, ora sono un corridore. Forse, lo ero già. Chissà? Ma continuerò a correre e, con entusiasmo, mi sento pronto per un’altra sfida“, conclude Amber. E voi?
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