È una possibilità remota, ma pur sempre reale: scopri cosa è necessario fare in caso di esplosione nucleare, non farti cogliere impreparato
Un attacco nucleare non è una minaccia imminente per noi, ma la tensione è cresciuta nell’ultimo anno e sappiamo bene che paesi come Russia, Cina e Stati Uniti sono ben fornite di testate nucleari. Quindi, seppur sperando vivamente di non doverli mai seguire, è bene leggere qualche consiglio utile su cosa fare in caso di esplosione nucleare.
Dando per scontato tu conosca già quali sono i suoi devastanti effetti sulla salute, accenniamo brevemente a cosa succede in un’esplosione nucleare.
Ciò che avviene all’impatto è il rilascio del materiale dell’ordigno, che si espande rapidamente e con una temperatura di diecimila volte maggiore di quella della superficie del Sole. Questa esplosione interessa un’area di centinaia di metri, e se vi trovate nel mezzo purtroppo non c’è nulla da fare; se invece si avvista l’esplosione da lontano, è bene distogliere lo sguardo.
Ciò da cui possiamo difenderci sono l’onda d’urto, che distruggerà tutto ciò che incontra nel raggio di 3km, e l’onda di calore, che si propagherà più lentamente di quella d’urto ma per un raggio di 6km.
Quindi, cosa fare? Per evitare di essere travolti dall’onda d’urto, non serve allontanarsi; l’onda corre più veloce di te. Gli esperti consigliano di cercare rifugio dentro o dietro edifici bassi, e stendersi a terra per evitare i detriti.
Anche l’onda di calore ha effetti devastanti: tutto ciò che è di plastica, carta, tessuto o legno verrà istantaneamente incenerito, e può causare agli esseri viventi ustioni di terzo grado potenzialmente fatali.
Se sei in casa, gettati in una vasca da bagno e copriti con una coperta bagnata. Se sei fuori casa cerca riparo dietro ad un edificio di cemento, o se c’è dell’acqua a disposizione gettati in acqua: anche solo un metro d’acqua tra te e l’onda radioattiva riesce ad assorbire il 90% delle radiazioni.
La condizione ideale per sopravvivere ad un’esplosione nucleare, in ogni caso, è quella di trovarsi sottoterra. Un bunker è l’ideale, posto che ne abbiate uno a disposizione o che vi ci troviate già dentro per tempo, ma anche un seminterrato o un altro tipo di rifugio andrà bene.
In questi casi potremo aspettarci l’attivazione di un piano nazionale di risposta alle emergenze, ma l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha condiviso alcuni passaggi da seguire nel caso ci si trovi nelle vicinanze di un’esplosione nucleare:
Una volta all’interno del rifugio, la radio e la televisione locale sapranno dirti quali sono i prossimi passi.
Se invece hai bisogno di ripararti dagli effetti del fallout, cioè la ricaduta del materiale radioattivo a seguito dell’esplosione, lo scienziato Michael Dillon ha sviluppato un modello molto utile.
Secondo i suoi calcoli, se non sei già in un rifugio sicuro al momento dell’esplosione, puoi raggiungere un rifugio sicuro entro cinque minuti, altrimenti dovresti evacuare immediatamente. Ma se non riesci a trovare un rifugio sicuro entro quindici minuti, dovresti aspettare trenta minuti dopo la detonazione prima di evacuare.
Ora sai tutto quello che c’è da sapere per salvarti la pelle in caso di esplosione nucleare. Continuiamo a sperare di non aver mai bisogno di mettere in pratica questi consigli.
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