Denise Pipitone, una storia struggente che da quasi vent’anni sta facendo vivere “una non vita” ai suoi familiari che cercano sempre la verità. Ora si riaccende la speranza.
Una storia che da quasi vent’anni è nel cuore di tanti italiani. Il mistero che da quasi due decenni avvolge il nome di Denise Pipitone è per i più insopportabile. Semplicemente inimmaginabile poi il dolore che in tutto questo tempo hanno provato, e provano, i suoi genitori. Ora la fiammella della speranza sembra accendersi nuovamente.
Denise Pipitone, forse una luce
La storia è l’ennesimo mistero italiano. Una vicenda che va drammaticamente avanti da quasi due decenni, da quell’ormai fin troppo nota data, purtroppo, del 1° settembre 2004. Siamo a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, quando si perdono le tracce di una bambina di soli quattro anni, scomparsa mentre si trovava davanti casa della nonna. Da quel momento iniziano le ricerche. Le indagini procedono a 360°, non escludendo a priori nessuna pista.
Il movente privato rimane la sola strada percorribile. In quel piccolo centro della provincia siciliana, si conoscono tutti e tutti sanno tutto. Per questo iniziano a circolare voci riguardanti Piero Pulizzi, che sarebbe il vero padre di Denise Pipitone, frutto di una relazione extraconiugale della madre della bambina, Piera Maggio. Per questo le attenzioni degli inquirenti si concentrano su Jessica Pulizzi, figlia di Piero e sorellastra di Denise. La giovane viene anche processata salvo poi essere assolta per insufficienza di prove. Ora una nuova speranza sembra spuntare all’orizzonte di questa drammatica storia.
L’amica del boss
In questo incrocio di indagini, depistaggi, false testimonianze ecco ora spuntare la pista che si lega alla cattura del superlatitante mafioso, Matteo Messina Denaro. Dalle dichiarazioni di un’amica e compagna di chemioterapia del boss, rilasciate durante la trasmissione di La7, Non è l’arena, condotta da Massimo Giletti, può leggersi una nuova speranza di verità riguardo la vicenda di Denise Pipitone.
La donna, infatti, chiede al boss di aiutare le persone che hanno bisogno, che cercano da anni la verità, esattamente come la famiglia Pipitone: “Denise Pipitone, può dare un grande aiuto a quella famiglia che sta cercando la verità sulla bimba sparita. Lì c’è ancora una grande voragine aperta in una mamma e in un papà“, queste le sue parole come riportate da open.online.
Trapani, e il suo circondario, hanno rappresentato da sempre “la zona” di Matteo Messina Denaro. Nulla accadeva senza che lui ne fosse al corrente. È probabile perciò che il boss sappia qualcosa della scomparsa di Denise Pipitone, anche senza esserne direttamente coinvolto. Da qui arriva la preghiera della sua amica e la speranza della sua famiglia, l’ennesima.