Il caffè è una delle bevande più popolari al mondo. Soprattutto in Italia, dove una persona in media ne beve sei kg all’anno. Cosa potrebbe succedere al nostro corpo se dovessimo smettere improvvisamente di consumarlo?
In Italia il caffè è molto più di una bevanda: si tratta di un’abitudine, un vero e proprio rituale che non caratterizza solamente la mattinata. Prendere un caffè, molto spesso, si trasforma in un’occasione per staccare dagli impegni e passare quei cinque minuti in compagnia di colleghi o amici. Il caffè ha diverse proprietà benefiche: è uno stimolante naturale, ma agiste anche come antiossidante e facilita la digestione. Ogni anno, nel nostro Paese, una persone ne beve in media sei kg. Cosa potrebbe accadere al nostro corpo se dovessimo dire addio a questa abitudine all’improvviso?
Gli effetti benefici del caffè sono diversi. In primis, è in grado di darci la carica giusta per affrontare la giornata. Oltre a farci sentire meno stanchi, aumenta la concentrazione e la resistenza. Anche il dispendio di calorie aumenta, mentre i problemi digestivi diminuiscono. Il fatto che la bevanda abbia diverse proprietà positive non significa, tuttavia, che sia da consumare in grandi quantità. Bere troppo caffè può provare numerosi effetti collaterali e dare assuefazione.
Nonostante sia un’abitudine a cui in molti sono convinti di non riuscire assolutamente a rinunciare, ognuno di noi potrebbe vivere benissimo senza caffè. La bevanda, infatti, non è essenziale per la nostra alimentazione. Ma cosa accadrebbe all’organismo se dovessimo smettere di berla improvvisamente? Interrompere il consumo si caffè si lega, innanzitutto, ad alcuni effetti collaterali. Mal di testa, problemi di concentrazione e stitichezza sono alcune delle conseguenze a cui si potrebbe andare incontro.
Il caffè influisce sul ritmo del nostro sonno e smettere di berlo andrebbe a modificare quest’ultimo. Il che vuol dire che potremmo tendere a sentirci più stanchi e affaticati. Infine, l’umore dei consumatori abituali di caffè (in particolare chi ne consuma quantità notevoli) potrebbe andare incontro a sbalzi e farsi più irritabile e suscettibile. Fortunatamente, gli effetti descritti fino ad ora sono temporanei e dovrebbero smettere di presentarsi dopo circa una settimana.
Una soluzione per attenuare la loro portata è ridurre in modo graduale il consumo di caffè, piuttosto che smettere di berlo di punto in bianco. I benefici che derivano dal non assumere caffeina andranno sicuramente a mettere in ombra gli effetti negativi. Dare un taglio al caffè significa, innanzitutto, diminuire i livelli di adrenalina nel corpo. Di conseguenza, la pressione arteriosa si abbassa agevolando il flusso del sangue.
Un altro risultato è una minore ansia, dovuta alle proprietà stimolanti ed eccitanti del caffè. Niente caffè vuol dire anche niente denti gialli: il caffè, infatti, è ricco di tanino (una sostanza dannosa per i denti, che finisce col rendere più scuro il loro smalto). Eliminando le bevanda i denti diventeranno più bianchi. Infine, ridurre il consumo di caffè porta ad un migliore equilibrio degli acidi dello stomaco. La caffeina, molto spesso, ha effetti irritanti quando si parla di intestino.
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