Ufficio e smart working, il luogo di lavoro: una sfida continua, ma amicizie sì o amicizie no?
Il lavoro è negli ultimi anni ancora più cambiato. I movimenti repentini che sono avvenuti sono stati accelerati anche dalla pandemia che abbiamo affrontato. Il lavoro si è fatto sempre più ibrido, il modus operandi è passato da uno a pochi a tanti. Proprio il luogo del lavoro è mutato.
In alcune aziende vige ancora la modalità mista: smart working e in ufficio, a volte la prima modalità prevale sulla seconda.
Per quanto riguarda le relazioni che si instaurano con i colleghi sembra esser diventa sempre più necessaria la condizione in cui si instaura un rapporto che vada oltre il semplice dover cooperare e lavorare insieme per uno o più obiettivi comuni. Secondo un’indagine, 3 lavoratori su 10 hanno affermato di avere un migliore amico come collega.
Un amico in ufficio? Buona idea, ma la falsità è bandita
Un qualcosa che alle orecchie di alcuni può sembrare assurdo. Questo capita soprattutto quando si inizia a lavorare avendo in partenza una condizione di completezza sentimentale. Si ha già tutto il necessario per poter vivere relazioni. Amicizie, relazione amorosa e magari buon rapporto familiare al di fuori dell’ufficio.
Avere uno o più amici a lavoro può essere davvero un dispendio di energie, il non poter staccare nemmeno fuori ufficio perché si continua ad interagire con chi con te condivide proprio il lavoro. Eppure sembrerebbe che avere un alleato o più in ufficio possa essere davvero producente, aprendo anche a maggiori possibilità e proposte di avanzamento carriera.
Ovviamente le amicizie che si possono instaurare non sono tutte uguali. Ad esempio vi è quella più forte, un rapporto nel quale si condividono emozioni, esperienze, sensazioni. Poi ci sono i rapporti amichevoli, quelli dove vige il rispetto, si scambia qualche chiacchiera, risata, ma nulla più.
Gli esperti concordano che non bisogna fare terra bruciata in ufficio al fine di non ricevere ostilità. Essere gentili, pacati e mostrarsi interessati è sicuramente il mood migliore. Ovviamente bisogna anche evitare di essere poco naturale, volendo a tutti costi instaurare un’amicizia.
Così non funziona! Meglio un rapporto serio, viscerale, magari non nato subito, o semplicemente un rapporto amichevole, che uno forzato e falso. Infatti, ci sono persone che amano dividere la sfera lavorativa da quella privata e che non vogliono impegnarsi in un rapporto di amicizia, soprattutto quando vi è una seria differenza di visione della vita o di età.
In conclusione, un ambiente di lavoro in cui ci sono rapporti amichevoli funziona, può essere davvero una grande fortuna avere un rapporto molto stretto con un collega, ma quando non vi è voglia né possibilità meglio mostrarsi gentili con tutti, onde evitare di finire in relazioni false.