L’utilizzo della videosorveglianza negli spazi pubblici e privati è aumentato esponenzialmente nel corso degli ultimi anni. Ma si possono installare telecamere anche nei bagni? Vediamo che cosa dice la legge a tal proposito
Non ci sono dubbi: i sistemi di videosorveglianza sono cresciuti a macchia d’olio nel corso degli ultimi anni. Del resto si tratta del migliore strumento per prevenire reati o atti di vandalismo o, qualora avvengano, per consentire di rintracciare in breve tempo i malfattori assicurandoli alla giustizia.
Ma ci sono alcuni luoghi nei quali è lecito domandarsi se installare telecamere di sorveglianza sia consentito o meno, chiedendosi inoltre che cosa preveda la legge in tal senso. Tra questi troviamo sicuramente i bagni pubblici, il luogo della privacy per eccellenza. Dunque è legale mettere telecamere in un bagno ad uso pubblico senza che venga violata la privacy?
Installare la videosorveglianza nei bagni pubblici è legale o un reato? I dettagli
Il fatto che ci si ponga il dubbio deriva dalla possibilità, in casi simili, di installare un sistema di videosorveglianza senza che scatti il reato di interferenza illecite nella vita privata. Un esempio sono le parti comuni di un condominio, utilizzando le telecamere per capire chi non rispetti il regolamento, oppure alcune aree pubbliche antistanti le abitazioni, come i parcheggi, gli ingressi in corti e cortili e non solo. In tanti hanno segnalato di aver notato, anche nelle toilette pubbliche come ad esempio in quelle ubicate nelle piazze cittadine, delle telecamere domandandosi se un tale modus operandi sia legale o meno e cosa la normativa sulla tutela della privacy dica in tal senso.
Prima di parlare dei bagni pubblici scopriamo cosa dice la legge per i bagni privati: in questo caso non vi è alcun dubbio, siamo di fronte ad un reato di interferenze illecite nella vita privata. Chi nasconde in casa altrui una telecamera rischia una pena che va da uno a quattro anni di reclusione. Questo vale anche nel caso si faccia lo stesso nei bagni di un ufficio o di uno studio professionale e qualsiasi altro luogo nel quale, spiega la legge, possa svolgersi anche per un periodo di tempo limitato “un atto tipico della vita privata”. Il rischio è che si vada incontro ance al reato di pedopornografia qualora venisse accertato l’intento di filmare minorenni; ed è importante sottolineare che se anche il proprietario di casa installi una telecamera nella propria abitazione con l’intento di catturare immagini di altrui soggetti i rischi dal punto di vista penale sarebbero i medesimi.
Telecamere nei bagni pubblici: che cosa dice la legge
Passiamo ora alle telecamere installate nei bagni pubblici: anche in questo caso siamo di fronte ad un atto illecito a meno che lo ‘sguardo’ del dispositivo elettronico non sia rivolto in maniera tale da garantire agli utenti la massima privacy. Chi commette un illecito va incontro in questo caso al reato di molestie ma non a quello di interferenze illecite dato che non si può considerare un bagno pubblico al pari di una abitazione privata, e la legge prevede una pena fino a sei mesi o una sanzione che può raggiungere i 516 euro.
Anche il titolare di un bar o di un qualsiasi altro locale non può assolutamente installare nei bagni le telecamere come è assolutamente vietato, ed in questo caso si incorre nel reato di violenza privata, catturare immagini di terze persone introducendo sotto la porta di un bagno una telecamera.