Occhio alla prossima stagione: l’estate è in pericolo. Prima di prenotare le tue prossime vacanze, ascolta gli esperti
Negli ultimi anni, il modo di concepire le vacanze è cambiato notevolmente, sia per una modifica delle nostre abitudini che per fattori esterni che influiscono sempre di più sulle nostre scelte.
La pandemia da Covid-19 ha avuto un impatto significativo sul modo in cui organizziamo e viviamo le nostre vacanze. Ma la prossima estate è in pericolo anche a causa di ulteriori fattori non correlati alla pandemia. Prima di prenotare le vacanze, è importante ascoltare ciò che dicono gli esperti per evitare di prendere decisioni affrettate e rischiare di dover cancellare i nostri piani. Nel resto dell’articolo, cercheremo di capire cosa sta succedendo e cosa sta cambiando in vista della prossima stagione estiva.
Non sono solo le incertezze legate alla pandemia a mettere in pericolo le prossime vacanze estive. I cambiamenti climatici stanno rivoluzionando il nostro pianeta e la prossima estate potrebbe essere caratterizzata da eventi estremi come ondate di calore, incendi boschivi e siccità. Già questo inverno, l’Italia ha visto come il repentino surriscaldamento globale abbia fatto sì che cadesse molta meno neve rispetto al passato, causando problemi anche alle località sciistiche. Le conseguenze potrebbero essere anche per l’estate. In questo contesto, è possibile dire che anche l’estate è in pericolo.
La diminuzione della quantità di neve durante l’inverno potrebbe influire negativamente sulla stagione estiva, causando un abbassamento del livello dell’acqua nei laghi e nei fiumi. Per prevedere questa eventualità, la Fondazione Cima ha creato un sistema chiamato IT-Snow, che utilizza mappe giornaliere per fornire informazioni sulla quantità di neve presente sulle montagne. Questo sistema aiuta a capire quanta acqua ci sarà nei fiumi durante i mesi successivi. Secondo Francesco Avanzi della Fondazione Cima, il livello della neve è solo a metà rispetto alla media degli ultimi anni, il che potrebbe significare un possibile abbassamento del livello dell’acqua durante la prossima stagione estiva.
In base alle informazioni fornite dalla Fondazione Cima, quindi, la prossima estate potrebbe essere nuovamente caratterizzata dalla siccità. Questo si tradurrebbe in un rischio per la biodiversità e per l’agricoltura, oltre a rappresentare un’ulteriore difficoltà per il turismo estivo. Già adesso, infatti, laghi e fiumi importanti come il Lago di Garda o il Po, risultano essere in sofferenza a causa di un inverno con una quantità di neve inferiore alla media degli ultimi anni.
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