È vero che in classe si va vestiti in un certo modo? L’estate si avvicina e i ragazzi non sanno come vestirsi per rispettare le regole.
Ci sono delle regole tassative per quello che riguarda il dresscode della scuola. I ragazzi spesso d’estate vanno con bermuda e maglietta, ma non possono. Le regole sull’abbigliamento sono ferrate e lasciano poco spazio all’immaginazione. Vediamo quali sono queste regole per poterle rispettare. Lo scompiglio che si sta creando tra presidi, insegnanti e alunni non si era mai visto prima.
Il dibattito su cosa indossare a scuola nei mesi estivi è puntuale ogni anno. Da diversi sondaggi è emerso che in Italia uno studente su due è soggetto a delle restrizioni sull’abbigliamento. «La scuola merita rispetto» è così che ha esordito la circolare per docenti e studenti nell’istituto «Cosola» in Piemonte, nella città di Chivasso.
Molti studenti l’anno prima si erano presentati in infradito e bermuda, e questo ha scatenato l’ira di questa preside che ha invitato appunto con una circolare ufficiale a mantenere un abbigliamento consono agli ambienti scolastici.
Cosa dice la circolare che ha fatto scalpore: la preside boccia l’abbigliamento di tutti
«Si ricorda al personale, agli studenti e ai genitori che la scuola è un ambiente educativo, nonché un luogo istituzionale che merita adeguato rispetto e ciò implica che ciascuno lo frequenti con un abbigliamento sobrio e decoroso, consono all’ambiente scolastico» e continua così:
«Pertanto, tutti gli adulti, tutti gli alunni e tutte le alunne sono invitati a non indossare abiti inopportuni, che evochino tenute estive, o anche balneari del tutto fuori posto in un contesto scolastico: shorts, canotte, top scollati, hot pants, gonne troppo succinte, vestiario da spiaggia»
Insomma, la preside si è voluta assicurare che i suoi alunni abbiano un abbigliamento decoroso e consono alle pareti di scuola. Ma questa circolare ovviamente è stata accolta con grandi polemiche da parte dei genitori e non solo. Anche insegnanti e studenti si sono ribellati. La circolare infatti prevedeva l’inserimento di genitori e insegnanti, e diceva così:
«Questo vale sempre e comunque per adulti e alunni a qualsiasi titolo siano a scuola: frequenza di corsi, esami, assistenza ad esami, colloqui tra genitori e docenti». Tirati in ballo quindi davvero tutti, dai docenti ai genitori. L’estate è alle porte, sarà facile mantenere la calma tra le mura di scuola?