Giorni fa veniva divulgata la triste notizia della scomparsa a 84 anni di Gianni Minà. Uno dei pilastri della storia del giornalismo italiano se n’è andato, lasciando nelle mani della moglie, Loredana Macchietti, l’ultimo e incredibile progetto.
Ha intervistato i nomi più importanti della costellazione del cinema e dello spettacolo, Gianni Minà: Da Martin Scorsese a Bud Spencer, da Dario Fo a Maradona, solo per ricordarne qualcuno. Ci ha lasciato un professionista unico ed emblematico, improvvisamente scomparso il 27 marzo scorso.
L’annuncio della sua morte divulgato dal suo profilo Instagram ufficiale non è entrato nei dettagli della causa. Si legge che è morto dopo una breve malattia cardiaca. “Non è stato mai lasciato solo, ed è stato circondato dall’amore della sua famiglia e dei suoi amici più cari. Un ringraziamento speciale va al Prof. Fioranelli e allo staff della clinica Villa del Rosario [casa di cura privata a Roma, ndr] che ci hanno dato la libertà di dirgli addio con serenità”. Prosegue il post.
La famiglia è stata sempre un punto di riferimento, il focus nella vita di Gianni Minà e il bellissimo rapporto con la moglie Loredana Macchietti ne è la prova. La coppia è stata sempre molto unita, sia nelle passioni, nel lavoro, che nell’amore per la loro figlia Marianna.
Gianni Minà proprio alla moglie Loredana Macchietti, apprezzatissima regista, ha lasciato il suo ultimo progetto, un regalo bellissimo per tutti noi lettori e per le future generazioni. Una testimonianza che sarà tesoro per tutti coloro che vogliono e vorranno intraprendere la strada del giornalismo.
“Una vita da giornalista” è il documentario autobiografico che il compianto scrittore e giornalista ha realizzato insieme alla moglie e che ha aperto il Bari Film Festival. “L’idea di questo lavoro, che è memoria dinamica – spiega la Macchietti all’ ANSA -, è nata insieme, da una festa alla Casa del Cinema di Roma nel 2008 con tutti i suoi amici per i cinquant’anni della sua professione. Mi ha chiesto di scrivere un copione sulla sua vita professionale, montato con lo stile di Minà”.
La donna ha proseguito dicendo che la parte più difficile è stata scegliere tra ore e ore di teche Rai e il loro materiale conservato in magazzino inedito. Alla fine la moglie di Gianni Minà ha scelto le cose che la divertivano di più, quelle dietro le quinte, l’essenza della storia del giornalismo e della televisione dagli anni Sessanta ai giorni nostri. “Non volevo raccontare solo lui, ma l’evoluzione o l’involuzione del giornalismo. È la storia di Gianni Minà, ancora molto popolare nonostante siano vent’anni che non appare in televisione”. Ha concluso la donna.
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