Se si fora la gomma dell’auto non dobbiamo sempre e necessariamente rivolgerci a gommisti professionisti per ripararla o sostituirla: ecco come sfruttare al meglio i kit di riparazione fai-da-te.
Tre, due, uno e via: la gomma della nostra auto si è forata. Può capitare e nella vita di chiunque utilizzi con assiduità un mezzo su gomme certamente non corrisponde ad un evento isolato.
Quando capita può non essere necessario chiamare il concessionario che ci ha venduto la macchina, un carro attrezzi oppure il proprio gommista di fiducia per sistemarla: un kit di riparazione può essere più che sufficiente per rimetterci in pochi minuti su strada.
Esistono diversi tipi di kit per riparare la gomma forata: i più comuni sono solitamente quelli di tipo sigillante e quelli a tappo. Molte automobili li hanno già in dotazione e, per accertarvene, occorre verificare se già lo avete a disposizione nello scomparto del bagagliaio che custodisce il materiale da utilizzare in caso di emergenza.
In caso contrario, può risultare un’ottima abitudine premurarsi di averne sempre uno all’occorrenza ed acquistarne in negozi di ricambi auto oppure tramite il web, scegliendo in base al tipo che ci sembra più efficace e di più semplice utilizzo. Per capire quale sia il più adatto a noi e, soprattutto, al tipo di perforazione, scopriamone le caratteristiche.
Kit sigillante e kit a tappo: a cosa servono e come utilizzarli al meglio
Il kit di tipo sigillante è solitamente l’ideale per piccoli fori. Il suo funzionamento è particolarmente semplice: attraverso lo stelo della valvola della gomma, un gonfiatore elettrico inietta il sigillante in modo tale che il foro (o i fori) venga riempito e sigillato e che dunque l’aria non possa più fuoriuscire.
In caso invece di fori più estesi, ma minori delle dimensioni di un quarto di pollice, è necessario applicare il metodo del tappo di corda: si tratta di uno spago intrecciato o di un pezzo di pelle della lunghezza di circa cinque pollici che vengono ricoperti di un cemento detto “vulcanizzante” e poi spinti all’interno del foro della gomma. Un volta inserito il tappo opportunamente, il tappo si “vulcanizza” ed impedisce all’aria di fuoriuscire. Se rimane una piccola porzione di spago o di pelle fuori dal foro, basterà tagliarla con delle forbici oppure un taglierino.
Compiute opportunamente, queste operazioni consentono di per sè alla gomma di continuare il proprio ciclo di utilizzo naturale, in base all’usura del tempo e ai chilometri percorsi. In caso di dubbi, soprattutto per chi si adopera per la prima volta in attività di questo tipo – anche se ogni kit è dotato di istruzioni chiare e semplici, da consultare e leggere con attenzione – senz’altro verificare di aver svolto un buon lavoro con il vostro gommista di fiducia è la cosa più opportuna.