Grattarsi è contagioso come sbadigliare? Ecco la verità e la spiegazione

Sbadigliare è un riflesso involontario notoriamente contagioso. Ma c’è chi giura che ben più inarrestabile dello sbadiglio c’è la classica grattatina.

Sembrerebbe infatti che farlo in presenza di altre persone farebbe scaturire in loro la voglia e l’esigenza impellente di fare lo stesso.

Grattarsi è contagioso? La verità
Grattarsi è contagioso come sbadigliare? Liquida

Ma corrisponde al vero? Quanto è attendibile questa diceria?

La cosiddetta “grattatina contagiosa” esiste davvero, lo studio

A tutti sarà capitato almeno una volta nella vita di guardare una persona sbadigliare e fare lo stesso. Per questo si è soliti dire che sia un gesto estremamente contagioso poichè, in questi casi lo stimolo è immediato e non si riesce ad esimersi. La necessità di sbadigliare compare quando si è particolarmente stanchi, assonnati o affamati.

Si tratta di un meccanismo attraverso il quale il corpo immette nuovo ossigeno nel sangue, donando una sferzata di vitalità agli organi che lavorando meglio, “svegliano” l’organismo riportandolo ad uno stato di vigilanza. Se non c’è dubbio sul fatto che questo riflesso sia estremamente contagioso, ci sono sospetti invece per quel che riguardo un altro gesto diffusissimo.

Si tratta della cosiddetta grattatina che, secondo molti se fatta fatta in presenza di altri li indurrebbe a fare lo stesso. Ma corrisponde al vero? Stando a quanto si apprende, si. Grattarsi può essere contagioso quanto sbadigliare, ma perchè?

Grattarsi è contagioso, non è una leggenda metropolitana

In tanti hanno ammesso che è davvero difficile resistere alla tentazione di grattarsi quando qualcuno in nostra presenza lo sta facendo. Ma, se prima sembrava essere un luogo comune privo si rilevanza scientifica, oggi le cose sembrano essere diverse. Uno studio condotto da un team di scienziati della Washington University School of Medicine (Stati Uniti) ha dimostrato che è tutto vero, può realmente accadere.

Stando a quanto si apprende anche su Focus, gli scienziati hanno analizzato il meccanismo cerebrale che si attiva nei topi e che li induce a grattarsi quando sono in presenza di simili che lo stanno facendo.

Gli esperti hanno dimostrato che la spasmodica voglia di replicare il gesto dipende dall’attivazione delle cellule collegate al cervello, senza che venga coinvolta la corteccia visiva.

Donna che si gratta
Grattarsi è contagioso, ecco perchè Liquida

Si tratterebbe dunque di un gesto atavico, utilizzato dagli animali per difendersi dai parassiti. Gli esperti hanno chiarito che negli esseri umani il meccanismo che induce a grattarsi può variare, passando dalla corteccia visiva.

Lo studio ha dunque indotto i ricercatori a studiare il comportamento umano, ammettendo che esiste la possibilità che grattarsi in presenza di altre persone, faccia sorgere in loro il bisogno di fare lo stesso, e sarebbe difficile trattenersi.

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