Se possiedi una tartaruga d’acqua in casa faresti bene a leggere questi accorgimenti per tenerla nei migliori dei modi
Le tartarughe d’acqua possono tranquillamente essere accudite in casa, a patto che si rispettino alcune condizioni. Qualora questi animaletti dovessero vivere esclusivamente in una vaschetta di plastica, senza sole e in condizioni non propriamente ottimali, potrebbero anche morire prima del previsto.
Sapete quanti anni in media vivono le tartarughe d’acqua? In libertà possono vivere tranquillamente per 20 anni, in uno stato di cattività – invece – possono anche arrivare a vivere 40 anni.
La loro grandezza varia dal sesso, le femmine misurano circa 40 cm mentre i maschi sono di gran lunga più piccoli e misurano intorno ai 16 cm. Amano vivere in libertà, in quanto sono animali piuttosto timidi e tendono a rifugiarsi in acqua se captano pericoli. Normalmente vivono nei pressi dei laghi e degli stagni trascorrendo la maggior parte della giornata a mangiare e scaldarsi da sole.
Il sole, infatti, è essenziale per la crescita delle tartarughe d’acqua, in quanto dona vitamina D e far si che questi animali assorbano correttamente il calcio e il fosforo, minerali importantissimi per il loro benessere.
Se possiedi una tartaruga d’acqua in casa faresti bene a leggere questi accorgimenti
Per prima cosa, qualora aveste le tartarughe in casa, assicuratevi che abbiano lo spazio sufficiente per muoversi. Una normale vaschetta, probabilmente, dopo alcuni anni non è più sufficiente ed occorrerebbe un acquaterrario comprendente una zona asciutta (magari in sabbia) e una zona in cui l’acqua sia alta almeno mezzo metro. Ricordatevi di posizionare l’acquaterrario in una zona illuminata dai raggi del sole durante il giorno.
Durante l’estate sarebbe opportuno spostare le tartarughe all’aperto, in modo tale da beneficiare di luce naturale. Se siete così fortunati di avere un giardino, create una zona per i vostri animaletti. Dopo i due anni di età, le tartarughe possono stare benissimo fuori anche nel corso di tutto l’anno (ovviamente nelle stagione invernali occorrerà un terrario riscaldato).
Le tartarughe d’acqua sono onnivore e si nutrono specialmente di: pesci, anfibi invertebrati e vegetazione acquatica. Per quelle domestiche i cibi più indicati sono: cicoria, carote, rucola, radicchio e quando sono neonati la base è sicuramente il pesce. La frutta andrebbe somministrata raramente, ad ogni modo i frutti più indicati sono: melone, albicocca e fico d’india.
Da evitare il pesce in scatola, mentre la carne andrebbe somministrata con parsimonia. L’osso di seppia, invece, andrebbe lasciato nella vasca per far si che la tartaruga assuma calcio.
La vostra tartaruga sta male? Ecco alcuni sintomi inequivocabili
Di seguito alcuni sintomi che potrebbero indicare che la vostra tartaruga stia male:
- Rifiuto del cibo
- Guscio molle
- Tanto tempo con gli occhi chiusi e scarso movimento
- Occhi gonfi e ricoperti di una sostanza bianca e appiccicosa
- Non trascorre tanto tempo in acqua, anzi preferisce stare all’asciutto anche nelle ore notturne