I cibi sanissimi che mangi male: come dovresti consumarli per ottenere benefici

Ci sono 5 “supercibi” che spesso e volentieri mangiamo nel modo sbagliato. Ecco il modo giusto per ricavarne il massimo beneficio.

Integrare “supercibi” sani nella nostra dieta non è sufficiente. È necessario consumarli nel modo giusto per trarne beneficio. I superfood sono i supereroi dei nostri piatti, pronti a salvarci con i loro incredibili benefici per la salute. Ma siamo sicuri di aver dato loro il trattamento da red carpet che meritano?

cibi sani consumati male come cucinarli per ottenere benefici salute
Non basta integrare i “superalimenti” nella nostra dieta: biosogna anche di capire come sfruttare al meglio il loro valore nutrizionale. (Liquida.it)

Se è importante adottare abitudini alimentari sane per rimanere in forma o perdere peso, è altrettanto importante mangiare nel modo giusto. Ecco cinque popolarissimi superfood – vere e proprie bombe nutrizionali ricche di vitamine, minerali e antiossidanti – che possono aumentare il vostro benessere, ma probabilmente avete sempre assunto in maniera scriteriata.

Dimmi come mangi e ti dirò quanta salute avrai

Non si tratta solo di integrare questi “superalimenti” nella nostra dieta, ma anche di capire come sfruttare al meglio il loro valore nutrizionale.

1. Mandorle
Le mandorle sono un’opzione di snack popolare, ma lo sapevate che immergerle in acqua serve a migliorare la loro digeribilità e l’assorbimento dei nutrienti? Basta una notte a mollo per attivare gli enzimi che aiutano ad abbattere l’acido fitico, un composto che inibisce l’assorbimento dei nutrienti. Questo processo può migliorare la disponibilità di minerali essenziali come zinco e magnesio.

Uno studio pubblicato sul Journal of Food Science, in particolare, ha rilevato che tenendo le mandorle a bagno per 12 ore aumenta la disponibilità di alcuni nutrienti, tra cui vitamina E e magnesio. Provare per credere!

2. Quinoa
La quinoa ha guadagnato un’immensa popolarità come alternativa senza glutine ai cereali. Tuttavia, molte persone saltano un passaggio cruciale prima di cucinarlo: il risciacquo. La quinoa ha un rivestimento amaro, chiamato saponina, che può influenzare il gusto e la digestione.

Secondo uno studio pubblicato sul Journal of the Science of Food and Agriculture, basta immergere la quinoa in acqua per un breve periodo (15 minuti) per rimuovere efficacemente le saponine e migliorare la qualità sensoriale complessiva della quinoa cotta. Questo semplice passaggio garantirà un sapore più delicato e renderà la quinoa più piacevole da consumare.

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Cucinando nel modo giusto possiamo elevare le nostre abitudini alimentari a un livello completamente nuovo di nutrimento e benessere. (Liquida.it)

3. Mele
Uno studio pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry ha appurato che la buccia della mela contiene fibre alimentari, antiossidanti e altri composti benefici per la salute generale. Lo studio ha sottolineato l’importanza di consumare mele con la buccia intatta per massimizzare i benefici per la salute. La maggior parte del valore nutrizionale delle mele risiede proprio nella buccia, quindi invece di sbucciarle, lavatele accuratamente e mangiatele intere.

4. Broccoli
I broccoli sono meglio al vapore anziché fritti, al forno o bolliti. La cottura a vapore aiuta a mantenere la massima quantità di nutrienti, tra cui vitamina C, folati e antiossidanti. La cottura eccessiva può portare alla perdita degli stessi nutrienti, per cui puntate a una consistenza tenera e croccante quando li cuocete a vapore.

Uno studio pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry ha rilevato che la cottura a vapore dei broccoli per una breve durata (5 minuti) consente di mantenete i più alti livelli di vitamina C e altri antiossidanti, mentre l’ebollizione e la frittura provocano perdite significative di questi composti benefici.

5. Legumi
I legumi in scatola sono pratici, ma è consigliabile evitarli quando possibile, perché spesso contengono sale e conservanti. Uno studio pubblicato sul Journal of Food Science, in particolare, ha riscontrato nei legumi in scatola livelli più elevati di sodio rispetto a quelli secchi. Questi ultimi richiedono ammollo e cottura, ma sono un’opzione più sana e naturale. Immergere i legumi secchi per una notte riduce i tempi di cottura e migliora la digeribilità.

Morale: andate avanti, sperimentate questi metodi ed elevate le vostre abitudini alimentari a un livello completamente nuovo di nutrimento e benessere!

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