Il bagno al gatto è una buona idea? Quando (e se) fare la doccia al micio

È possibile fare il bagno al gatto? Molti direbbero subito di no, pensando che i felini odino l’acqua. In realtà, non è proprio così.

Avere animali puliti non può che essere desiderio di ogni proprietario, specialmente se trascorrono parte della loro giornata in casa. Questo vale certamente per un cane, che può stare qualche ora in giardino, ma tornare con frammenti di terra in seguito a una giornata di pioggia, cosa che può anche lasciare cattivo odore sul suo pelo.

bagno al gatto
Fare il bagno al gatto è davvero una biona idea? – Foto | Liquida.it

L’operazione può essere svolta in toelettatura, in modo tale che una persona esperta sappia come maneggiarlo, ma anche a casa, se si ritiene di saper gestire al meglio la situazione, specialmente si tratta di una razza di piccole dimensioni. Ma è possibile anche fare il bagno al gatto per chi ne ha uno?

Fare il bagno al gatto è possibile?

Quando si parla di animali si pensa subito all’idea di portare il cane in toelettatura, ma possibile anche fare il bagno al gatto? Una vecchia diceria sostiene che i felini siano riluttanti all’acqua, al punto tale da allontanarsi velocemente se dovessero ricevere anche solo uno schizzo per sbaglio. In genere un gatto sa pulirsi in autonomia, ma ci sono delle situazioni in cui il suo pelo può apparire sporco, ad esempio se si intrufola in un luogo in cui non avrebbe dovuto, al punto tale da avere bisogno di un “aiuto” per eliminare le impurità.

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A volte il bagno per il gatto è indispensabile Foto | Liquida.it

Nel caso del gatto persiano, che ha pelo particolarmente lungo, il bagno è addirittura consigliato. Non a caso, chi ne prende uno sa come questi siano solitamente già abituati dall’allevatrice. Assodato come sia possibile fare il bagno al gatto, è bene anche come procedere se si vuole evitare di essere graffiati in seguito a un suo scatto d’ira. Chi ha un felino che non è troppo abituato all’acqua dovrebbe innanzitutto cercare di farlo rilassare, provando a tenere un tono di voce pacato, accarezzandolo più volte e cercando di muoversi in maniera lenta.

Mantenere l’acqua a un’altezza non troppo alta è fondamentale per non dargli l’idea che possa essere sommerso, oltre a mettere al di sotto un tappeto antiscivolo se dovesse tentare di scappare. È bene inoltre utilizzare uno shampoo delicato, oltre a evitare di far entrare l’acqua nell’orecchio.

L’asciugatura può avvenire innanzitutto con un asciugamano morbido, per poi procedere con il phon, anche se non tutti lo amano e tendono ad averne paura. Per quanto riguarda la frequenza, invece, per un gatto a pelo lungo si può procedere ogni 3-4 settimane, mentre per uno a pelo corto può bastare farlo ogni due-tre mesi. Farlo troppo spesso è altrettanto sbagliato perché può indebolire la pelliccia.

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