Talvolta e in particolare per chi ha una fitta densità di capelli bianchi, la ricrescita può diventare un vero fastidio e costringere a doversi fare una tinta ogni 15 giorni. Come ovviare al problema e cammuffarla?
Può talvolta capitar, specialmente quando la densità dei capelli bianchi nelle zone della fronte e delle tempie o nella parte alta della testa è piuttosto alta, di notare i primi segni della fastidiosa ricrescita già pochi giorni o settimane dopo aver fatto la tinta. Una scocciatura che porta a dover fare nuovi ritocchi con la tinta già dopo dieci o quindici giorni essere state dal parrucchiere, per evitare di sentirsi in disordine, di avere capelli secchi o che sembrano essere sporchi.
Ci sono però dei trucchetti che permettono, senza dover dipendere costantemente dalla tinta, a nascondere, cammuffare o confondere i capelli bianchi in maniera molto semplice; chiaramente si tratta di opzioni che possono avere e dare risultati diversi e che ogni donna deve valutare e scegliere con cura in base ai suoi specifici capelli e al tipo di ricrescita; ma certamente se fare la tinta crea stress o porta a perdere tempo prezioso, si tratta di una utilissima possibilità.
Il primo metodo è quello del babylights tridimensionale, particolarmente indicato a chi ha moltissimi capelli bianchi: questa tecnica di schiaritura naturale viene attuata posizionando, in particolare nei punti critici della testa, meches piuttosto fini che vanno a sfumare in maniera naturale il bianco del capello senza dover tornare, dopo pochi giorni, dal parrucchiere. L’effetto è molto moderno e piacevole perché non fa più risaltare la ricrescita che verrà invece sfumata progressivamente in modo meno antiestetico. E rappresenta il miglior modo per cancellare l’appuntamento con il ritocco del colore evitando anche di danneggiare la struttura dei capelli.
Un’alternativa è rappresentata dai toner, colorazioni dirette semipermanenti che vanno a ravvivare i toni naturali che può donare ai capelli un aspetto lucido e sano cammuffando la ricrescita e con la sicurezza che duri piuttosto a lungo, ovvero tra i cinque e gli otto lavaggi. Il risultato è una buona e leggera copertura del capello bianco creando anche in questo caso un effetto sfumato molto gradevole alla vista, oltre al fatto che il toner rende il capello curato, sano e gli dona volume ed elasticità. Deve essere rifatto indicativamente una volta ogni quattro o cinque settimane.
Il terzo metodo prevede di intervenire con schiariture dalle tonalità fredde. Questa scelta deve essere presa solo nel caso in cui si valuti la possibilità di iniziare ad abituarsi a sfumature di grigio-grigio argento sui capelli. Il grande vantaggio è la possibilità di non dover più recarsi dal parrucchiere per i ritocchi se non per qualche occasionale toner e, ovviamente, per il taglio.
Il quarto metodo è il più indicato per chi pur non avendo molti capelli bianchi preferisce tenerli sempre coperti con la tinta. Stiamo parlando del bayalage, una tecnica di colorazione che aiuta a nasconderli con tonalità di biondo che vanno a mascherare i rifletti, alternate a toni castani. Vedere i capelli bianchi dopo questo trattamento sarà praticamente impossibile.
L’ultimo suggerimento, per chi invece vuole rinunciare alla tinta abituandosi progressivamente al capello bianco, è quello di andare a scegliere, mese dopo mese, tonalità di colore sempre più chiare così da prendere consapevolezza ed accettare il nuovo look in modo graduale.
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