Attenzione all’uso prolungato di lassativi perché un utilizzo prolungato può avere conseguenze devastanti sulla nostra salute.
Spesso sottovalutati in quanto venduti anche senza ricetta medica, in realtà i lassativi, se usati spesso e per lunghi periodi, possono avere conseguenze molto gravi sul corpo e sul cervello.
Un recente studio svolto nel Regno Unito e pubblicato sulla rivista Neurology ha dimostrato che l’uso prolungato di lassativi modifica il microbiota – la flora batterica- dell’intestino. Utilizzati per svuotare il colon, in realtà è emerso che i lassativi aumentano la produzione di tossine intestinali le quali possono avere conseguenze nocive per il nostro cervello. In particolare i risultati della ricerca hanno messo in evidenza che l’uso abituale dei lassativi aumenta il rischio di demenza del 50%.
In commercio esistono, però, diversi tipi di lassativi. Sono tutti ugualmente dannosi? Ad incidere negativamente sul cervello sono, in particolare, i lassativi che agiscono per osmosi, cioè assorbendo l’acqua dell’intestino per aumentare il volume delle feci e facilitare così la loro espulsione. Questo non significa che la causa della demenza siano i lassativi né che i lassativi causino necessariamente la demenza. Tuttavia è risultato evidente agli scienziati coinvolti nello studio che l’uso prolungato di queste sostanze possa modificare il microbioma dell’intestino con possibili ripercussioni sulle segnalazioni nervose che l’intestino invia al cervello. È stato inoltre evidenziato un aumento della produzione di tossine intestinali che possono influire sulle capacità cognitive del cervello.
Lassativi e demenza
Lo studio britannico ha coinvolto 502.229 persone con un’età media di 57 anni. Di questo gruppo il 3,6%, ha riferito di utilizzare regolarmente lassativi da banco. Essi sono risultati più a rischio demenza rispetto agli altri partecipanti.
Nel giro di 10 anni, 218 delle persone che facevano uso regolare di lassativi, ovvero l’1,3%, hanno sviluppato la demenza contro lo 0,4% di chi non ne faceva uso. Numeri alla mano, ciò significa che le persone che facevano uso regolare di lassativi avevano un rischio di demenza maggiore del 51% rispetto a quelle che non ne facevano uso regolare. Ma non è tutto, anche altri fattori sono risultati determinanti nel maggior rischio di ammalarsi di demenza. Infatti dalla ricerca è emerso che il rischio di demenza aumentava anche con il numero di diversi lassativi utilizzati. Per le persone che utilizzavano un solo tipo di lassativo, il rischio aumentava del 28%, mentre aumentava del 90% per le persone che assumevano due o più tipi di lassativi.
Come anticipato i lassativi più dannosi sono risultati essere quelli osmotici perché influiscono maggiormente sulla flora batterica intestinale che, a sua volta, influisce sulla salute del cervello. Del resto l’intestino è un secondo cervello: se esso non funziona correttamente tutto l’organismo ne risente. Affinché l’intestino funzioni come dovrebbe è fondamentale bere molta acqua e seguire un’alimentazione corretta, ricca di frutta, verdura e fibre. Inoltre fondamentale è l’attività fisica regolare. Qualora si accusano disturbi è sempre opportuno evitare il fai da te ma è meglio rivolgersi al proprio medico.