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Le pensioni dei quarantenni sono state svelate ma i numeri fanno paura: ecco quanto poco avrai

Un nuovo studio della Corte dei Conti ha messo in luce quali saranno le pensioni future dei 40enni. La prospettiva è tutt’altro che rosea.

Molti non vedono l’ora di andare in pensione. Ma a quanto ammonteranno le pensioni in futuro? Chi oggi ha 40 anni, quanto percepirà di pensione? Un nuovo studio lo ha rivelato.

Quali saranno le pensioni dei 40enni
Un nuovo studio ha calcolato le pensioni dei 40enni/ Liquida.it

I nostri nonni e i nostri genitori, in un modo o in un altro, alla pensione ci sono arrivati e hanno continuato a percepire, pressappoco, quanto percepivano durante gli anni di lavoro. Questo perché, fino al 1996, il sistema di calcolo era quello retributivo e si basava, appunto, sulle ultime retribuzioni.

Con la riforma Dini del 1996 si è passati al sistema di calcolo contributivo ed è cambiato tutto a svantaggio dei lavoratori. Infatti ora la pensione dipende unicamente dai contributi versati che, a loro volta, sono correlati a quanto si guadagna.

Un nuovo studio della Corte dei Conti ha analizzato la situazione di 1.700 lavoratori che oggi hanno 40 anni e il quadro che è venuto fuori è davvero inquietante. Per prima cosa è emerso che il 28% degli attuali 40enni ha una retribuzione lorda annua inferiore ai 20.000 euro.

Quelli messi peggio sono i lavoratori autonomi. Se la cavano meglio solo i medici e le Forze dell’Ordine. Va da sé che con stipendi bassi anche i contributi saranno bassi e, di conseguenza, l’assegno pensionistico sarà misero.

Pensioni: ecco quanto prenderanno i 40enni

Come visto le previsioni per il futuro non sono buone. Molti degli attuali 40enni, una volta in pensione, saranno a rischio povertà. Infatti solo poche categorie hanno un montante contributivo adeguato e una retribuzione media che genera un gettito pensionistico soddisfacente e, soprattutto, adeguato ai costi della vita destinati ad aumentare nei prossimi anni.

Ecco le pensioni future
Molti futuri pensionati saranno a rischio povertà – Liquida.it

Per chi non lo sapesse, il montante contributivo è la somma dei contributi versati nel corso della carriera lavorativa. Esso rappresenta il parametro fondamentale del sistema contributivo in quanto il futuro assegno dipenderà da quanto si è versato.

Ma il montante contributivo dipende anche dalle retribuzioni percepite nel corso della vita: se un soggetto guadagna poco, versa poco. Molti esperti consigliano ai giovani di puntare sulle pensioni integrative ma chi guadagna poco non può permettersi nemmeno quelle.

Il trend sembra destinato a peggiorare. Una delle variabili fondamentali è la crescita, in tutta Europa, ma in particolar modo in Italia, dell’età media della popolazione. Secondo i dati dell’Eurostat nel 2020 l’Italia devolveva il 17,6% del suo Pil per pagare le pensioni: una spesa  nettamente superiore a quella di altri Paesi europei come Francia, Spagna o Germania.

Ma più si spende oggi per pensioni calcolate con il sistema retributivo,  meno si potrà spendere domani e il sistema contributivo penalizzerà moltissimo i futuri pensionati. Le pensioni dei 40enni saranno più basse di quelle dei loro genitori e, forse, persino di quelle dei loro nonni.

 

 

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