Se avete la casa piena di piante ma, con l’accensione del condizionatore, tendono a soffrire, ecco cosa dovete fare per preservarle.
Chi ama le piante, non si limita a decorare il proprio balcone e il proprio giardino. Anche la casa si presta molto ad essere adornata con fiori e piante di tutti i tipi, perfette sia negli ambienti più classici che in quelli più moderni. Se con l’arrivo del caldo siete tra coloro i quali non vivono senza condizionatore, però, dovete sapere una cosa: le piante possono soffrire il suo getto d’aria freddo. Ecco cosa potete fare per preservarle.
Quando si acquista una pianta nuova, spesso si chiede al vivaista o a chi ce l’ha venduta le istruzioni base per mantenerla vigorosa e in salute. Se d’estate si è abituati a vivere con il condizionatore acceso, però, queste indicazioni possono non bastare più e la pianta può mostrare segni di sofferenza spesso inspiegabili. A causarli, molte volte, è proprio il getto di aria fredda: ecco però come vivere, senza morire di caldo, preservando i propri fiori.
Se si vive in zone che d’estate raggiungono temperature di fuoco, non si può pensare di non accendere il condizionatore: senza esagerare, riuscire a rinfrescare un po’ l’ambiente in cui si vive e in cui si lavora e provare a ridurre l’umidità è decisamente utile, se non necessario. Dall’altro lato, però, chi ha la casa piena di piante desidera anche proteggerle dai potenziali danni del getto freddo di questo dispositivo: un metodo utile è quello di posizionarle lontane dal condizionatore, dove l’aria non arriva in modo diretto.
Inoltre, se si usa il condizionatore come deumidificatore poiché molto spesso è proprio l’umidità a peggiorare la sensazione di calura estiva, è altrettanto importante spruzzare regolarmente sulle proprie piante un po’ di acqua: per loro è infatti fondamentale l’ambiente umido, sia per le foglie che per la terra. Verificate periodicamente che il terriccio sia ben idratato e bagnatelo con regolarità, senza esagerare: meglio poca acqua tutti i giorni che tanta ma tutta insieme.
Per verificare lo stato di idratazione del terriccio, però, non è sufficiente toccare la sua superficie. Prendete uno stecchino lungo, quelli per gli spiedini, e infilatelo a fondo nel vaso: una volta estratto, controlliamolo nella sua interezza e verifichiamo che sia umido in ogni sua parte. In questo modo, potremo controllare l’idratazione interna del vaso e, quindi, l’acqua a cui sono esposte le radici.
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