Le videochiamate sono diventate un’abitudine molto comune, tanto per il lavoro quanto per la vita privata e sono in realtà qualcosa che fa veramente male al cervello.
Non è una semplice congettura, Microsoft ha effettuato uno studio in materia analizzando dettagliatamente i dati e dando un esito che probabilmente nessuno si aspetta.
Questo è importante per capire quanto possa incidere sulla nostra salute un gesto che compiamo quotidianamente anche con una certa leggerezza, senza pensare alle possibili conseguenze.
Le videochiamate fanno male al cervello: lo studio di Microsoft
Le videochiamate sono all’ordine del giorno, soprattutto durante il Covid hanno permesso di abbattere le distanze e anche di facilitare il lavoro quando farlo da vicino era praticamente impossibile. Poi sono state un’abitudine che è stata mantenuta nel tempo ma a quanto pare non è affatto sana né innocua come si pensa.
Lo studio condotto dallo Human Factors Lab di Microsoft ha analizzato le onde cerebrali durante una videochiamata e subito dopo. I ricercatori hanno specificato qualcosa di unico: le riunioni virtuali non solo non fanno bene al cervello ma lo stressano in modo pericoloso. Come fare quindi se si è obbligati per lavoro? Sicuramente può aiutare fare delle brevi paure, magari alzarsi andare a bere un po’ d’acqua, prendere una boccata d’aria. Non si può sostenere virtualmente lo stesso ritmo che si ha in presenza, fa molto male alla salute.
Lo studio e le conclusioni degli esperti
Michael Bohan, direttore del gruppo, ha supervisionato il progetto e ha definito questa ricerca fondamentale per comprendere quanto pratiche attuate nel quotidiano siano in realtà pericolose. L’intento è anche dimostrare quanto sia sostanziale fare delle pause, questo in generale vale sempre quando si lavora al pc. Aumentando le pause migliora il ritmo di lavoro e anche la capacità di concentrazione.
Jared Spataro CVP di Microsoft 365 ha ribadito la questione, spiegando che questa novità che per noi è comune non è sostenibile per il corpo. Va bene un mix di lavoro ibrido ma non è possibile pensare di fare le stesse identiche cose da remoto di quanto si faccia dal vivo. Se in ufficio si fanno quindi riunioni di ore, non si può fare lo stesso online perché restano due approcci completamente differenti.
I partecipanti allo studio sono stati analizzati con un elettroencefalogramma che ha dato i risultati poi oggetti dello studio. Il cervello accumula molta stanchezza durante le videochiamate, i volontari hanno partecipato a due sessioni di riunioni di diversa lunghezza, con compiti diversi. La ricerca ha mostrato come le pause sono importanti perché anche se il livello di stress sale, quando ci si ferma poi viene resettato tutto, altrimenti si continua ad accumulare e calano anche le prestazioni e la concentrazione.
Non si può quindi fare a meno di tenere in considerazione questi fattori ed adattarsi non solo in base alle esigenze organizzative ma anche in base alla condizione della propria salute che resta la cosa fondamentale.