Lockdown climatico per contrastare il caldo africano, cos’è e perché in futuro potrebbe essere necessario. Tutte le informazioni utili da conoscere.
Qualcuno ci aveva già pensato durante la pandemia: vedrete che in futuro, con le ondate di caldo torrido irrespirabile e con gli eventi meteorologici estremi, saremo costretti a nuovi lockdown. I lockdown imposti dal clima impazzito. Uno scenario che dovrebbe far pensare.
Sebbene non ci siano disposizioni di legge o provvedimenti amministrativi che impongano il lockdown per caldo estremo o temporali violenti, in alcune zone d’Italia il lockdown climatico è già realtà. Non si tratta di lunghe chiusure come durante la pandemia. Ma la gente chiusa in casa per il troppo caldo o per una grandinata violenta oppure alcune attività all’aperto, anche lavorative, sospese perché fa troppo caldo, cosa sono? Misure restrittive estreme dovute a ragioni di sicurezza, in parte simili a quelle prese proprio durante la pandemia.
C’è chi immagina un futuro in cui il lockdown climatico per tropo caldo, ma anche per altri fenomeni meteorologici estremi, sarà molto comune e diffuso. Insieme ad altre misure a cio dovremo abituarci. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
Lockdown climatico per contrastare il caldo africano, in futuro potrebbe essere necessario
In concreto il lockdown climatico se dovesse essere adottato in futuro piuttosto che l’obbligo di stare chiusi in casa, come durante la pandemia, potrebbe comportare tutta una serie di restrizioni riguardati attività dannose per il clima, a cominciare dalle emissioni di Co2, responsabili del surriscaldamento del pianeta Terra. Esistono già politiche per il taglio delle emissioni nocive, soprattutto in Europa, con tutta una serie di misure già in atto e altre previste per il futuro, come la vendita delle solo auto elettriche e l’introduzione di impianti di riscaldamento e raffreddamento alimentati con la pompa di calore.
In futuro, tuttavia, in caso di persistenza di ondate di calore torride, potrebbe essere limitata la circolazione delle auto, in particolare quelle a motore termico, obbligando i cittadini a spostarsi con i mezzi pubblici, i bicicletta e a piedi. Perfino la circolazione degli aerei potrebbe essere ridotta.
Un freno potrebbe essere messo anche all’uso dei condizionatori che con il caldo torrido sono vitali a consumano molta energia e hanno un forte impatto ambientale.
Insomma, dobbiamo aspettarci nuove strategie e anche nuovi sacrifici e forme di adattamento per combattere il caldo eccessivo e limitare l’inquinamento atmosferico. Se non un vero e proprio lockdown, molte delle nostre abitudini potrebbero cambiare in un futuro non troppo lontano.