Spunta una clamorosa curiosità su Matteo Messina Denaro. Avrebbe trovato lavoro alla zia in un minuto: come ha fatto il boss di Cosa Nostra.
La zia di Matteo Messina Denaro cercava del lavoro. Il nipote, stragista e boss di Cosa Nostra, è riuscito a trovarle un impiego in appena un minuto. Un aneddoto che riassume la potenza del latitante siciliano, catturato quest’anno dalle forze dell’ordine.
La zia di Matteo Messina Denaro aveva bisogno di lavoro. Una volta che la notizia è arrivata al nipote, il boss mafioso ci ha messo pochissimo per trovarle impiego. Infatti con un paio di telefonate e nel giro un quarto d’ora riuscì a trovare l’occupazione alla zia. Dopo le indagini è tornata al centro delle indagini l’intercettazione già nota ai magistrati. In dialetto castelvetranese, la zia chiedeva un lavoro anche come bidella nelle scuole.
Generalmente le donne della famiglia Messina Denaro non lavorano, ma il boss ha ascoltato con attenzione la richiesta della zia ed ha deciso di accontentarla. La risposta del latitante però non è altro che una richiesta alla zia di andare a casa e non dire niente a sua madre. Da qui è iniziato il racconto di Rosa Santangelo al fratello Giovanni. Rosa e Giovanni sono gli zii materni di Matteo Messina Denaro. La donna ha quindi ricordato con ammirazione come il nipote le abbia trovato il lavoro in pochi minuti.
Messina Denaro, come ha trovato lavoro alla zia in pochi minuti: la rivelazione
L’intercettazione spuntata fuori fa capire la potenza del boss di Cosa Nostra. Al suo interno la zia ha quindi rivelato che dopo un quarto d’ora le è squillato il telefono con un uomo che le ha detto di presentarsi in via IV Novembre alla cassa mutua.
Il giorno dopo la zia ha seguito tutte le indicazioni e si è trovata davanti un uomo che a sua volta le ha rivelato che ha lavorato per due anni alla cassa mutua ‘grazie a lui‘. Questa intercettazione risale al 27 novembre 2013 e riporta fatti avvenuti nel 1993, quando Matteo Messina Denaro non era ancora latitante. Le forze dell’ordine decisero quindi di osservare i movimenti di Rosa Santangelo al fratello Giovanni, zii materni del latitante, con l’obiettivo di captare le mosse del nipote.
Inoltre il verbale di questa intercettazione è stato depositato agli atti del processo di Marsala contro Matteo Messina Denaro, Francesco Guttadauro e altri esponenti di Cosa Nostra. Infatti dopo il grande arresto, gli inquirenti stanno ripassando al setaccio eventi passati e vecchie frequentazioni di Messina Denaro. Tra questi episodi c’è anche la frequentazione con un ex amante, che potrebbe aiutare gli investigatori a ricostruire la rete di contatti.