Nei, quando c’è da preoccuparsi? Come riconoscere i pericoli

Cosa sono i nei maligni? Come possiamo riconoscerli? E cosa rischiamo se sono presenti sulla nostra pelle? Scopriamolo insieme.

La nostra pelle é disseminata di nei – o nevi – in ogni parte del corpo ed in minori o maggiori quantità a seconda degli individui. Vengono definiti come lesioni pigmentate la cui insorgenza può avvenire “ex novo” sulla pelle sana oppure avere origine da lesioni già esistenti.

Come riconoscere i nei a rischio
Un costante monitoraggio della nostra pelle é essenziale per rilevare l’eventuale insorgenza di nei maligni con tempestività – Liquida.it

In quest’ultimo caso la formazione dei nei può degenerare in neoplasie e dar vita a tumori della pelle tra cui, ad esempio, il melanoma. Statisticamente, sono le circostanze che rispetto alla formazione di nei ex novo si verificano fortunatamente meno di frequente. Tuttavia, é buona abitudine “monitorare” la nostra pelle con costanza in modo da poter rilevare l’eventuale insorgenza di nuovi nei con tempestività.

Inoltre, la capacità di riconoscere le differenze tra i nei cosiddetti “benigni” – che non conducono cioé alla generazione di neoplasie – ed i nei cosiddetti “maligni” – che possono invece degenerare in tumori – può fare la differenza in termini di cura. Non é semplice per nessuno di noi rendersi conto dei mutamenti della nostra pelle: é un dato di fatto di cui siamo ben a conoscenza. Per questo motivo la soluzione migliore risulta praticare controlli dermatologici periodici e costanti. Tuttavia, ecco alcune informazioni che potrebbero tornarci utili per comprendere come distinguere i nei benigni da quelli maligni.

Riconoscere i nei maligni in base a fattori come colore, forma e dimensioni

Partiamo da una considerazione: l’insorgenza di eventuali nei considerati “a rischio” non conduce necessariamente alla ingenerazione di un tumore della pelle come il melanoma o di altri tipi di tumori cutanei. In caso di insorgenza, un controllo dermatologico accurato saprà indicarci il percorso migliore da seguire, che può escludere l’asportazione chirurgica e prevedere visite di controllo periodiche per assicurarsi quale sia il suo sviluppo.

Come riconoscere i nei a rischio di evoluzione neoplastica
Dettagli sulla forma, il colore e le dimensioni dei nuovi nei possono indicare se si tratta di evoluzioni maligne o benigne – Liquida.it

Quando sulla nostra pelle insorge un nuovo neo, i fattori a cui dobbiamo porre più attenzione sono il suo colore, la sua forma, il numero (talvolta multiplo) ed eventuali effetti collaterali come prurito nell’area di pelle interessata, desquamazione, sensazione di fastidio e dolore, eventuale perdita di siero ed ulcerazione.

Il colore dei nei maligni infatti, a differenza dei benigni, é disomogeneo: può presentare sfumature bianche, nere, blu, rosse e brune e virare verso un colore scuro molto intenso. Inoltre la loro forma é tendenzialmente irregolare e, se cambia in tempi piuttosto brevi, può indicare un’evoluzione di ripo maligno. Ancora, modifiche nella loro consistenza – ad esempio se da lisci diventano ruvidi, o se da morbidi diventano duri – possono essere segnali che indicano la malignità del neo.

Ancora una volta, pur sottolineando l’importanza di un’abitudine ad un monitoraggio costante da effettuare in autonomia, é essenziale ribadire la necessità di supporto medico specializzato per essere certi delle proprie condizioni cutanee e dermatologiche, da effettuare il più possibile con costanza e regolarità. E a prescindere dal notare o meno l’insorgenza di un nuovo neo sulla nostra pelle.

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