Non farti fregare dall’avvocato: ecco come si prova l’accordo sul compenso | Attento agli extra

Quando si richiedono i servizi di un avvocato, bisogna sempre tenere conto del fatto che richiederà per forza di cose un compenso

Come per qualsiasi libero professionista, anche gli avvocati richiedono un compenso per i loro servizi. E spesso e volentieri nemmeno di poco conto, considerando l’importanza del lavoro che svolgono per i loro clienti. Alle volte, a seconda del contratto in essere, si possono anche dover elargire degli extra all’avvocato in questione. Ed è proprio qui che si entra nella tana del lupo. Come uscirne illesi? Ecco la risposta definitiva.

Occhio a ciò che dice l'avvocato sul compenso
Occhio all’avvocato e al suo compenso (Liquida.it).

Riuscire ad interpretare nella maniera corretta un contratto scritto da un avvocato, mentre si ha a che fare proprio con lo stesso, non è un’impresa semplice. Per fortuna esistono piccole accortezze in grado di evitare sgradite sorprese.

Innanzitutto, prima di iniziare qualsiasi collaborazione, bisogna essere in possesso di un preventivo. Questo è obbligatorio per legge. Ma quest’obbligo viene rispettato sempre? Non proprio, come è facile intuire.

Innanzitutto è bene specificare un aspetto. Ogni tipo di accordo orale, ai sensi di ciò che dice la legge, verrà ritenuto nullo. Tutto dovrà avvenire in forma scritta, anche la minima concordia tra le due parti dovrà dunque essere dimostrata tramite apposita sottoscrizione di un documento. Se l’avvocato ha parlato di una certa cifra solo a voce, questa non dove essere per forza rispettata. Subentra ovviamente il buon senso, ma non la legge.

Cosa succede se il contratto viene smarrito?

Nel caso in cui il contratto venga smarrito, per ovvie ragioni la questione cambia. Si dovrà infatti dimostrare a prescindere, l’esistenza di un accordo, tramite apposita testimonianza o con prove visive.

Contratto dell'avvocato: se non è scritto non vale
Attenzione al contratto: non va assolutamente perso (Liquida.it).

Eventualmente, nel caso in cui il cliente si rifiutasse di pagare, il giudice si riferirà alle cifre previste a livello contrattuale dalla legge. Gli accordi presi tra le due parti, dunque, se in assenza di prove cesseranno automaticamente di esistere.

Anche per quanto riguarda le spese extra richieste dall’avvocato, queste non sono dovute nel momento in cui venga a mancare la prova documentale della loro pattuizione. Altro elemento a cui fare massima attenzione quando ci si rivolge a un legale.

L’avvocato ha tutto il diritto di avanzare le sue richieste economiche, qualunque sia l’ammontare, ma il potenziale cliente ha il diritto di discutere le cifre e quindi di vederle scritte nero su bianco sul contratto tra le parti.

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