Lo facciamo tutti, o quasi, ma è molto pericoloso: guai a mangiare il Re dei Primi se è stato in frigo per più di 24 ore.
Conservare il cibo già cotto in frigo per mangiarlo in un secondo momento è pratica molto comune, ma ha i suoi rischi. Anzi, in certi casi può essere molto pericoloso. Evitare di buttare il cibo avanzato, con l’idea di mangiarlo il giorno successivo o più avanti ancora, può essere un grave errore – nei casi peggiori anche fatale – per la nostra salute.
Quelli che stiamo vivendo, si sa, sono tempi complicati in cui dobbiamo sfruttare al massimo tutto ciò che abbiamo ed evitare qualsiasi spreco. Risparmio e parsimonia sono le parole d’ordine. Ma è importante essere consapevoli di ciascuno dei gesti che compiamo ogni giorno per risparmiare, perché hanno effetti importanti sulla nostra salute. Secondo gli esperti, c’è un alimento in particolare che non dovremmo assolutamente mangiare se è stato in frigo per più di un giorno.
Le insidie nascoste della conservazione in frigo
I primi piatti cotti, e in particolare la pasta e il riso, hanno una durata di conservazione abbastanza breve. Anche se mantengono un buon profumo e il gusto è quello giusto, c’è un limite che non dovremmo mai superare. Purtroppo, dopo tot ore (anche in frigo) arriva il momento in cui dobbiamo dire addio agli avanzi, se non vogliamo finire in ospedale, per non dire di peggio.
Come evitare di conservare troppo cibo in frigo, e troppo a lungo? Innanzitutto, cucinarne quanto basta per noi e/o per la nostra famiglia ed evitare qualsiasi eccesso. Se lo lasciamo in frigo troppo a lungo, rischiamo veramente grosso. Prendiamo il riso: c’è un batterio che non viene distrutto ad alte temperature, resiste fino a 100 gradi e oltre, e col passare delle ore favorisce il germogliare spore e la comparsa di composti tossici che possono causarci gastroenteriti.
La tecnologa e divulgatrice alimentare Beatriz Robles lo ha detto molto chiaramente: “Non possiamo perdere il conto dei giorni in cui la roba da mangiare già cucinata è stata in frigo o delle volte che l’abbiamo riscaldato”. La regola è: mai più di un giorno e mai più di due volte sui fornelli. In alternativa, possiamo congelare gli avanzi per poi riscaldarli quando ne abbiamo bisogno. E resta fondamentale l’utilizzo di un buon contenitore che permetta un’adeguata conservazione del cibo, al riparo da eventuali batteri capaci di raggiungere la nostra tavola. Consumatore avvisato…