Non riesci mai ad avere una relazione stabile? Se commetti questi errori la colpa ce l’hai tu. Ti riconosci?
Tutti i tuoi amici e parenti sono impegnati o hanno messo su famiglia. Tu, invece, riesci solo a collezionare una serie di relazioni brevi, talvolta che durano poco più di una notte, anche se sei alla continua ricerca della relazione stabile. È uno scenario che ti fa star male, ma non riesci a porre rimedio.
La fortuna in amore, è vero, esiste e spesso quando una storia è destinata a finire le colpe non sono di nessuno. Tuttavia, se una relazione non dura neanche il tempo del famigerato anello di fidanzamento è perché uno dei due non ci mette l’impegno necessario per costruire un rapporto solito. Ti è mai successo? Succede spesso. Ma cosa succede se la colpa è tua?
Le tue storie finiscono? Gli errori che puoi commettere anche tu
Spesso tendiamo a riversare le colpe di un fallimento amoroso all’altro della coppia. Non è sempre così. Anche gli altri tendono a fuggire dai nostri comportamenti di sabotaggio o distruttivi per la relazione. È facile non rendersi conto che stiamo sbagliando, poiché cadiamo in certi schemi involontari. Spesso, mentre stiamo responsabilizzando l’altro, siamo noi i “tossici” in amore. Ecco alcuni comportamenti che mettiamo in atto facendo scappare a gambe levate il partner:
- Gaslighting. Questo termine è stato usato per la prima volta nel 2000 dalla psicologa Martha Stout per intendere la forma di abuso narcisistico, attraverso la manipolazione sottile che fa dubitare l’altro perfino delle proprie percezioni. Il nome deriva dalla famosa opera teatrale Gas Light, che parlava proprio di questa forma di violenza. Un esempio di gaslighting è quando il partner mette in atto un comportamento aggressivo per dire poi “te lo sei immaginato”.
- Ghosting. Tendi a uscire con qualcuno e poi sparire senza dare una spiegazione all’altro. Ghost, infatti, deriva dalla parola fantasma. Il ghoster non risponde più ai messaggi, lasciando l’altro senza capire il perché di tutto questo. Chi attua questi comportamenti restano spesso soli, perché vogliono restare soli.
- Serial lover. Collezioni soltanto avventure che durano una sola notte, senza metterci impegno nel costruire una solida relazione. Spesso lo fai perché reputi le tue conquiste prive di valore dopo averle sedotte. Questo è un atteggiamento che alla lunga rovina la tua reputazione e porta il futuro partner a non fidarti più di te. Questo comportamento può accompagnarsi al ghosting.
- Banksying. Questo nome deriva dalla famosa opera “Girl with Baloon” di Banksy e definisce chi, appena cominciata una storia, ne programma la fine. Chi fa banksying è, a sua volta crede che la sua storia finirà male e la chiude prima. Spesso si comportano così le persone che temono l’abbandono.
- Zombing. Questo comportamento è anche peggio del ghosting. Lo “zombie” si rifà vivo un mese dopo essere sparito come un fantasma per poi tornare alla carica e provarci come nulla fosse. Un atteggiamento che fa scappare le “vittime” e che fa sembrare patetici.
- Bird boxing. Il nome deriva da “Bird Box”, film con Sandra Bullock ed è tipico di chi offre la seconda chance in un rapporto che è andato male e che non può essere ricucito o ricomposto. Questo è un atteggiamento sbagliato perché si deve voltare pagina.
- Winter coater (o fidanzato stagionale) Questo capita quando uno torna alla carica dopo essere tornato single o non ha trovato altri partner. Fortunatamente, raramente gli si dà loro un’altra chance. La definizione di winter coating (da winter, inverno e coat, cappotto) si riferisce al cambio guardaroba.
- Benching Stashing Breadcrumbing Benching, ovvero quando tieni in panchina qualcuno temporeggiando. Lo stashing è chi non fa sapere a nessuno che state insieme e forse è impegnato con altre. Spesso l’altro alla lunga si stufa e ti mollerà su due piedi. Il breadcrumbing, letteralmente, “seminare briciole di pane” è chi fa pesca a strascico sperando che qualcuna ci caschi, senza esito perché sarà considerato un ”morto di donne”.