Per risolvere il problema dell’infestazione di ratti, una città ha arruolato un gruppo di cani per dare supporto ai gatti.
Trovarsi di fronte un ratto non è mai un’esperienza piacevole. Sebbene questi animali tendano a fuggire di fronte all’uomo, l’idea di avere un topo in casa, oppure di trovarseli sotto i piedi mentre si mangia all’aperto o mentre si cammina in strada non è esattamente piacevole. C’è poi chi ha una vera e propria fobia e quando li vede scappa via a tutta velocità.
Qualunque sia il vostro grado di sopportazione dei ratti e il livello di paura che vi suscitano, non si può negare che questi animali siano sinonimo di sporcizia e che sono portatori di malattie. La loro presenza indica sia una scarsa igiene che un pericolo per la salute della popolazione, motivo per cui quando sono troppi le amministrazioni si muovono al fine di eliminare quella che è diventata una vera e propria infestazione.
Il problema è presente soprattutto in quelle città che sorgono vicino a un fiume. Lo sanno bene gli abitanti di metropoli come Roma, Londra e Parigi, dove la presenza abbondante di ratti è inevitabile. C’è una città, però, che più di tutte in questo periodo sta affrontando una vera e propria emergenza ed è Washington.
L’emergenza riguarda tutto il Distretto di Columbia ed è scoppiata durante il periodo della pandemia di Covid-19, quando la città ha fatto registrare un aumento della popolazione e anche un’espansione delle aree di ristoro all’aperto. Fattori che hanno attirato i ratti alla ricerca di cibo. La situazione è peggiorata a causa dell’innalzamento delle temperature invernali, e quindi un clima più mite che ha favorito la proliferazione dei ratti.
Inserita nel 2022 tra le 5 città con il maggior numero di ratti negli Stati Uniti d’America, Washington sta cercando di risolvere il problema attraverso differenti interventi. Chiaramente i cittadini proteggono le proprie case con l’installazione di trappole e veleni, oppure adottando uno o più gatti che possano cacciarli e tenerli lontani dalle abitazioni.
Anche nei ristoranti e nei pub si fa largo uso di trappole e veleni, inoltre la presenza massiccia di gatti randagi è un aiuto notevole nel tentativo di ridurre il numero dei roditori. Da qualche tempo a questa parte è anche nato un gruppo formato da una dozzina di uomini che pattuglia le vie della città alla caccia dei ratti insieme ai loro cani.
Si tratta di un’azione di caccia conosciuta come “ratting”, in cui i padroni di cani addestrati alla caccia di questi roditori perlustra i vicoli per eliminarne quanti più possibile. Secondo loro, l’uccisione tramite rottura del collo effettuata dai loro fidi compagni a quattro zampe sarebbe più “umana” rispetto all’utilizzo di trappole e veleni.
L’attività viene sponsorizzata sui social e pare che l’azione volontaria compiuta da questi cittadini abbia attirato l’attenzione di altri volontari appassionati di “ratting”. Il fenomeno è in larga diffusione anche nel resto del Paese e chissà che presto non possa arrivare anche da noi.
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