Non ti hanno accreditato lo stipendio? Male, ma ci sono tantissime cose che puoi fare per ricevere i soldi e avere qualche aiuto.
Tutti i lavoratori dipendenti hanno diritto a una busta paga e una retribuzione. Può capitare però che lo stipendio non venga pagato. Cosa fare allora in questi casi? Il lavoratore ha la possibilità di mettere in atto delle azioni per recuperare i soldi del suo lavoro? Vediamo come.
Ogni qualvolta si inizia un lavoro, ogni dipendente ha diritto alla retribuzione. Fin dal momento dell’assunzione ogni lavoratore ha diritto a una retribuzione. Questa, secondo la legge, viene corrisposta dal momento in cui inizia la prestazione per poter calcolare le ore di lavoro, gli eventuali straordinari e le festività. Possono capitare però situazioni in cui il datore di lavoro non corrisponde lo stipendio. Cosa fare? Vediamo quali possono essere le alternative per pretendere il giusto pagamento.
Stipendio non pagato: cosa può fare il lavoratore?
Se, per qualunque motivo, il datore di lavoro non corrisponde lo stipendio al lavoratore, quest’ultimo può scegliere di mettere in atto diverse strategie. Vediamo quali sono. Innanzitutto il modo più veloce per ottenere dei soldi quando non arriva lo stipendio è sempre quello di cercare un accordo, una conciliazione monocratica, che permetta alle due parti, datore e lavoratore, di conciliare sulla retribuzione. Questa retribuzione può essere lo stipendio mensile, il credito accumulato oppure il Tfr.
In tutti i casi la domanda va presentata all’Ispettorato territoriale del lavoro. Datore e dipendente possono comparire di persona oppure delegare qualcun altro. Questa scelta è sicuramente la più comoda e veloce, ma ce ne sono anche altre da fare qualora non si raggiungesse un accordo.
Se non dovesse essere sufficiente la conciliazione allora si può ricorrere a un’azione giudiziaria. Ovviamente in questo caso i tempi si allungano terribilmente per cui è sempre meglio cercare un accordo. L’imprenditore inoltre dovrà aggiungere a tutta la retribuzione che doveva al dipendente anche gli interessi legali e la rivalutazione monetaria.
Quando avviene il mancato pagamento dello stipendio, il credito retributivo e anche il Tfr può essere liquidato da un Fondo di garanzia costituito presso l’Inps. Questo può essere utilizzato per ipotesi di fallimento, concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria e procedura di liquidazione del patrimonio. Se, dopo aver messo in atto l’esecuzione forzata, si vede che non ci sono beni da aggredire per poter attingere dal patrimonio del datore allora si possono ottenere prestazioni dal Fondo di garanzia. Per farlo occorre una domanda via web, attraverso i patronati, oppure contattato il Contact Center, dei canali dell’Inps.